Come investire nei trend del futuro secondo M&G

Drew Beamer, Unsplash
Drew Beamer, Unsplash

Tra i caratteri distintivi del 2020, destinati a protrarsi nel corso del 2021, troviamo certamente il cambiamento. Un cambiamento, questo il consenso unanime, accelerato, in alcuni casi in modo esponenziale, dagli effetti della pandemia da Covid-19. Dal punto di vista strettamente legato agli investimenti si è ormai soliti utilizzare il temine disruption che in termini di gestione si lega in modo particolare agli approcci tematici, sempre più capaci di attrarre investimenti. Il cambiamento, la disruption, non è un tema in sé ma una cifra distintiva di tutti quei temi che, laddove investibili, sono oggetto delle attenzioni delle case di gestione in quanto determinanti per la conformazione del mondo di domani.

Per questo motivo è di particolare rilevanza in questo momento conoscere i focus degli asset manager su questa parte della gamma di offerta. Investimenti a impatto, infrastrutture e intelligenza artificiale sono i temi prescelti da M&G Investments per essere presentati agli investitori italiani nel corso del M&G Equity Thematic Forum moderato da Nicola Mutinelli, head of Advisory Clients, e Manuel Pozzi, investment director della società. A intervenire i gestori di tre fondi specifici su ognuno dei temi ritenuti di particolare rilevanza dalla casa di gestione, non solo per il 2021, ma in ottica di medio e lungo periodo.

Potenziare il cambiamento

John William Olsen, gestore del fondo M&G (Lux) Positive Impact, ha innanzitutto sgombrato il campo da una preoccupazione che a vario titolo interessa il mondo degli investimenti sostenibili alla luce della straordinaria crescita in termini di numero e masse in gestione complessive delle strategie a livello globale. “Non si può parlare di bolla, sebbene i titoli connessi, in particolare all’ambiente, abbiano corso e sovraperformato. Crediamo si tratti di una crescita basata sull’attuale svolta green che osserviamo nelle politiche annunciate da diversi Stati, le quali porteranno i flussi di capitali nei prossimi decenni verso quelle aziende esposte a tali trend”, ha affermato Olsen in relazione specificamente al tema ambientale ma con un ragionamento allargabile all’intero spettro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

L’ambito su cui secondo il gestore sono oggi presenti alcune delle migliori opportunità è quello, finora meno preso in considerazione dal mondo degli investimenti, delle società ad alto impatto in termini sociali. “Le aziende che hanno saputo elaborare in modo tempestivo dei piani di contrasto ai costi sociali del Covid-19 sono anche state quelle in grado di riprendersi prima. Il Coronavirus ha infatti comportato un aggravamento di questioni sociali quali la povertà o l’occupazione femminile e noi stessi abbiamo voluto aumentare la spinta verso investimenti che potessero aiutare a risolverle”. Una considerazione che unisce performance finanziaria alla ricerca di un impatto positivo duraturo nel tempo.

“A titolo di esempio”, afferma il gestore, “possiamo citare in questo senso i casi virtuosi di Bright Horizons, che opera nel campo dell’assistenza ai bambini per conto di aziende terze, oppure Safaricom, leader in Kenya nelle telecomunicazioni e nei sistemi di pagamento elettronici, che sta giocando un ruolo essenziale per sostenere le comunità locali, rendendo disponibili durante il lockdown i propri servizi”.

Opportunità multitematiche e sistematiche

Alex Araujo, gestore del fondo M&G (Lux) Global Listed Infrastructure, ha presentato il proprio approccio di gestione, sottolineando come il concetto di lungo periodo sia connaturato investimento infrastrutturale e come si debba oggi pensare al comparto in modo più allargato, includendo cioè anche le infrastrutture sociali ed evolutive, tra cui quelle relative a comunicazione e pagamenti online. Ovviamente un focus molto forte rimane sulle infrastrutture quotate e anche in questo segmento si assiste alla crescita dell’importanza dei criteri di sostenibilità. “Siamo di fronte a iniziative politiche con un potere trasformazionale senza precedenti e vedono uniti l’Unione europea, gli USA e la Cina, ci aspettiamo vantaggi soprattutto per quelle aziende che stanno intraprendendo seri percorsi di transizione”, afferma Araujo. “Ulteriori temi connessi alle infrastrutture quotate in cui crediamo molto sono la connettività universale, che ha beneficiato di una crescita visti i limiti imposti dalla pandemia, e l’ambito dei cambiamenti sociali e demografici, che abbiamo voluto aggiungere alle opportunità multitematiche della strategia perché è innegabile che sia questa la sfida più grande che abbiamo di fronte”, completa.

Gautam Samarth, gestore del fondo M&G (Lux) Global Maxima, ha presentato, infine. il punto di vista quantitativo e sistematico a partire da una strategia che combina intelligenza artificiale e machine learning con il lavoro umano dei gestori per la selezione di titoli azionari, con una particolarità risultata particolarmente rilevante nel corso del 2020. “Gli investimenti quantitativi più classici si basano spesso su uno stile di investimento value, e lo scorso anno le aziende più colpite rientravano sotto questo profilo. La nostra strategia ha resistito perché si differenzia dalle altre: il nostro approccio non è puramente quantitativo", spiega. "A fronte di un cambiamento epocale come quello che stiamo vivendo, è indispensabile l’apporto umano per non seguire pedissequamente ciò che dice la macchina e prenderne solo il meglio, ovvero la capacità di analizzare miliardi e miliardi di dati. Inoltre i nostri sistemi basati sul machine learning sono riusciti ad adattarsi ai diversi regimi di mercato. È così che siamo stati in grado di reagire ed esporci al growth nel 2020 e più di recente di riposizionarci in modo maggiormente bilanciato, anche su titoli value, senza che il sistema si facesse distrarre dalle tante notizie legate all’economia e alla finanza che hanno un raggio d’azione a breve termine, ma sapendo incorporare indirettamente alcune iniziative di ampia portata con effetti sui fondamentali come i progetti politici a lungo termine”, conclude.