Il 2022 si sta rivelando un anno nero per i mercati. L’inflazione, le politiche restrittive delle banche centrali per contrastarla, la guerra in Ucraina e i timori di una recessione imminente sono un mix di fattori negativi che stanno fortemente penalizzando i listini globali. Non sono stati risparmiati dai ribassi i titoli growth. I protagonisti indiscussi dei mercati negli ultimi anni e del rimbalzo post-Covid si trovano ora nell’occhio del ciclone e continuano a soffrire. Nel corso dell’anno hanno registrato performance negative sia in termini assoluti che relativi, scontando significative compressioni dei multipli. E nel mentre si è progressivamente affermata tra gli investitori una maggior propensione per i titoli ciclici sostenuti dal rally dei prezzi dell’energia.
Comgest: piena fiducia nel growth nonostante il contesto sfidante

Ethan Sykes, immagine concessa (Unsplash)
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