Commissioni a clienti istituzionali: inevitabili i ribassi

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foto: autor antwerpenR, Flickr, creative commons

Aumenta la pressione sulle società di gestione di assets per ridurre le commissioni che si applicano ai fondi pensione, ai fondi sovrani, alle compagnie di assicurazione o  agli investitori senza scopo di lucro. Il rapporto di Cerulli Associates  European Institutional Dynamics: Major Themes Reshaping the Investment Landscape, nel quale la società di analisi statunitense analizza i cambiamenti in atto nell'ambiente di investimenti istituzionali in Europa, rivela che quasi la metà dei gestori intervistati - che a fine del 2013 gestivano congiuntamente assets istituzionali per un valore di 1.800 miliardi di euro - prevede di ridurre le commissioni sugli attivi a clienti istituzionali europei.

"Almeno due terzi degli intervistati sono stati in grado di resistere alla pressione per abbassare le loro commissioni nel 2013", dice David Walker, direttore associato presso Cerulli e principale autore del rapporto. "Tuttavia, ritengono che i ribassi saranno inevitabili per il 2016, indipendentemente dal tipo di cliente istituzionale". Secondo i dati dell'indagine che accompagna la relazione, nessuno delle società di gestione intervistata ha aumentato le commissioni sugli attivi nel 2013 e nessuna prevede di ampliarle nei prossimi 12-24 mesi.

La relazione di Cerulli rivela anche interessanti cambiamenti nel tipo di clientela istituzionale che, a giudizio del gestori, genererà maggiori entrate nel breve e medio termine. Le aspettative di queste entità riflettono il declino dei piani di beneficio definito in Europa, anche se i piani a contribuzione definita non saranno gli unici prodotti che acquisteranno importanza come generatori di entrate.