Aumenta la pressione sulle società di gestione di assets per ridurre le commissioni che si applicano ai fondi pensione, ai fondi sovrani, alle compagnie di assicurazione o agli investitori senza scopo di lucro. Il rapporto di Cerulli Associates European Institutional Dynamics: Major Themes Reshaping the Investment Landscape, nel quale la società di analisi statunitense analizza i cambiamenti in atto nell'ambiente di investimenti istituzionali in Europa, rivela che quasi la metà dei gestori intervistati - che a fine del 2013 gestivano congiuntamente assets istituzionali per un valore di 1.800 miliardi di euro - prevede di ridurre le commissioni sugli attivi a clienti istituzionali europei.
"Almeno due terzi degli intervistati sono stati in grado di resistere alla pressione per abbassare le loro commissioni nel 2013", dice David Walker, direttore associato presso Cerulli e principale autore del rapporto. "Tuttavia, ritengono che i ribassi saranno inevitabili per il 2016, indipendentemente dal tipo di cliente istituzionale". Secondo i dati dell'indagine che accompagna la relazione, nessuno delle società di gestione intervistata ha aumentato le commissioni sugli attivi nel 2013 e nessuna prevede di ampliarle nei prossimi 12-24 mesi.
La relazione di Cerulli rivela anche interessanti cambiamenti nel tipo di clientela istituzionale che, a giudizio del gestori, genererà maggiori entrate nel breve e medio termine. Le aspettative di queste entità riflettono il declino dei piani di beneficio definito in Europa, anche se i piani a contribuzione definita non saranno gli unici prodotti che acquisteranno importanza come generatori di entrate.