Consulenti finanziari, cresce l’interesse dei clienti per gli ESG (meno per la SFDR)

Nattanan23 (Pixabay)

Nel 2022 i temi ambientali, sociali e di governance (ESG) sono finiti sotto attacco. Il campo in cui si è consumata la contesa è quello mediatico ma, in alcuni casi, si è aperto anche il fronte istituzionale. Lo rileva, tra gli altri, anche l’edizione 2022 della ricerca “SRI: il coinvolgimento consulente-cliente” realizzata da Anasf l’Associazione nazionale dei consulenti finanziari, e da ET.Group think tank specializzato in sostenibilità e ideatore del salone.SRI, evento che si terrà il 14 e 15 novembre a Milano e di cui FundsPeople è media partner.

Tra i risultati dell’osservatorio Anasf erogato dal 4 al 20 ottobre a un panel di 600 soci, emerge che quasi sei clienti su dieci hanno mostrato un interesse crescente nei confronti dei prodotti SRI rispetto al 2021. Tuttavia, per la metà dei rispondenti la classificazione di un prodotto in base al regolamento SFDR (Artt. 8 e 9) non ha influito sulla scelta ESG del cliente. Inoltre la maggior parte dei consulenti dichiara che non sempre il cliente ha compreso i criteri di tale distinzione.  A questo si sommano altre evidenze: il 39% dei rispondenti definisce la propria rete “molto coerente” con i principi ESG che professa nei prodotti; il 57% la ritiene “abbastanza coerente” mentre solo il 4% dichiara invece un’identità “per nulla coerente”.

Le competenze ESG di consulenti finanziari

Venendo al livello di informazione tra i professionisti della consulenza finanziaria, il 57,5% del campione ritiene di avere una buona conoscenza delle tematiche ESG, mentre il 19% dichiara un’ottima conoscenza; un quarto dei rispondenti si colloca invece tra chi ha una conoscenza sufficiente (il 22,50%) o insufficiente (1,25%). Comparando il dato con quello del 2021, emerge come torni a salire la quota di consulenti che ritiene di avere una buona conoscenza delle tematiche ESG, a fronte di una sostanziale diminuzione di chi la ritiene sufficiente e a un quasi azzeramento di chi la reputa insufficiente. La formazione continua a essere ritenuta un ambito di miglioramento (oltre il 50% dei consulenti la ritiene migliorabile), mentre soltanto un terzo dei rispondenti ha ricevuto dalla propria rete strumenti di valutazione e conoscenza dei prodotti ESG, e in misura ancora minore specifiche piattaforme di analisi. Infine, circa i due terzi dei rispondenti dichiara di aver notato una maggiore attenzione dei media rispetto all’anno precedente alle tematiche ESG. “Il 2022 ha consolidato le competenze dei professionisti più consapevoli e sensibilizzato numerosi cittadini sui temi SRI”, è il commento di Luigi Conte, presidente di Anasf che sottolinea la necessità di “continuare a puntare sull’accrescimento delle competenze SRI dei consulenti finanziari” e auspica un intervento politico e istituzionale sui temi SRI, “per raggiungere una più ampia platea, ricordando che la modalità comunicativa per sensibilizzare i risparmiatori oggi è cambiata e necessita di informazioni autorevoli e verificabili, facilmente condivisibili sulle piattaforme di social network e divulgabili trasversalmente tra i risparmiatori, anche per opera di loro stessi”.

L’indagine sarà presentata ufficialmente al salone.SRI nella sessione pomeridiana del 15 novembre 2022. La registrazione è gratuita qui. L’ingresso in sala sarà consentito fino ad esaurimento posti.