L’equity indiano si sta dimostrando uno dei mercati più performanti della regione asiatica, con il Sensex che ha guadagnato il 18,6% nel corso del 2017 (al 05/10). La fase bullish dell’asset class, inizia a dicembre dello scorso anno, è stata sostenuta da diversi fattori come l’andamento positivo dell’economia del Paese, il miglioramento dei fondamentali, le riforme strutturali attuate del governo Modi, che stanno di fatto sostenendo la crescita degli utili, e gli afflussi di capitali proveniente dall’estero. Secondo Chandrashekhar Sambhshivan, direttore degli investimenti azionari di Invesco, l’azionario indiano appare ben posizionato nel medio/lungo termine, anche se le valutazioni risultano elevate. Secondo i dati di Bloomberg, le azioni indiane scambiano su livelli P/E di 23,08 volte, contro un P/E di 21,49 volte per l’S&P 500. In ogni caso, “nonostante il P/E forward stia scambiando su livelli ben al di sopra della media degli ultimi 5 anni, le valutazioni non risultano eccesivamente care”, precisa Sambhshivan.
Continua la fase rialzista dell'azionario indiano

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