Come faranno le case di gestione a mantenere i loro margini se arriva una forte correzione

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Dopo un primo trimestre dell'anno molto positivo, il secondo è stato caratterizzato da un aumento della volatilità che ha provocato pesanti perdite nei mercati azionari, a causa delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Inoltre, stanno aumentando i timori di un rallentamento economico con la paura che si possa trasformare in una recessione.

La somma del rallentamento economico e della correzione del mercato è un cocktail che può causare indigestione ai gestori di fondi, il che rende difficile anche ottenere buoni rendimenti senza correre troppi rischi. Per questo motivo molte società hanno deciso di iniziare una guerra sulle commissioni che avrà indubbiamente un forte impatto sui loro margini futuri. Inoltre, il restringimento dei margini può essere aggravato dall'attuale situazione di bassa crescita. L'equazione è molto semplice: minore è la ricchezza gestita, minore sono i ricavi.

Secondo lo studio di Boston Consulting Group (BCG) i margini dei gestori patrimoniali possono muoversi da qui al 2023 in un intervallo del 39% nel caso in cui non ci sia una correzione dei mercati, ma in caso contrario stima che i margini di profitto possono scendere al 25%, quindi ben 11 punti in meno.

Tuttavia, come in qualsiasi settore, nel caso dell’asset management, l'impatto non sarà uguale per tutte le società, e questo porterà un aumento del divario tra le migliori e le peggiori. "Man mano che i margini e le commissioni si riducono, i gestori che operano su larga scala avranno più libertà nell'attuare decisioni che possono cambiare le regole del gioco. Tuttavia, ciò non significa che i piccoli si estingueranno, ma devono essere disposti a concentrarsi su quelle aree in cui sono forti e hanno capitale sufficiente per competere", sostiene BCG.

Tre opzioni per ridurre l'impatto

Per minimizzare l'impatto negativo, Boston Consulting Group ha identificato tre strategie difensive. Vediamole assieme:

La prima è un taglio delle spese: come? Ristrutturando le politiche dei bonus e riducendo il numero di dipendenti. Infatti, uno studio condotto da Opimas, una società di consulenza con sede a Boston, conclude che la forza lavoro nel settore delle attività sarà ridotta del 35% nei prossimi dieci anni. Questo è il motivo per cui sempre più gestori riducendo il loro staff, come Franklin Templeton, BlackRock o Legg Mason. In questo modo, i risparmi influenzeranno enormemente anche gli investimenti in tecnologia effettuati dalle case al fine di ottenere una maggiore automazione in alcuni processi. Tra questi si include anche l'esternalizzazione di servizi come il middle e il back office. 

La seconda raccomandazione della società di consulenza è di ripensare la gamma di prodotti e servizi offerti: questa razionalizzazione dell'offerta è qualcosa che sta già avvenendo poiché, secondo i dati di Refinitiv, nel primo trimestre dell'anno in Europa, 298 fondi sono stati chiusi e altri 253 sono stati accorpati. "I motivi principali delle fusioni dei fondi sono dovute alle operazioni aziendali e alle ristrutturazioni", sottolinea Refinitiv, che prevede anche che questa cifra continuerà ad aumentare in un contesto di maggiore regolamentazione da parte della MiFID II.

Infine, la terza raccomandazione per ridurre l'impatto sui margini di una crisi economica è di adottare una strategia ragionevole per quanto riguarda le commissioni in base al canale di distribuzione e al prodotto. "Abbiamo osservato in generale che solo pochi prodotti sono in grado di giustificare prezzi elevati", sostengono.