Crediti deteriorati, la ricetta della Commissione europea per ridurli

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Thought Catalog, Unsplash

“Nonostante i buoni progressi compiuti, c’è ancora molta strada da fare per eliminare le giacenze residue dei crediti deteriorati e prevenirne l'accumulo in futuro”. È con questa premessa che la Commissione europea ha presentato di recente un pacchetto di misure per superare il problema dell'ingente volume di NPL. L’obiettivo è “consolidare ulteriormente, a vantaggio delle generazioni future, la base su cui poggia il settore bancario dell'UE, dotando le banche della solidità che permetterà loro di svolgere il ruolo indispensabile di finanziatrici dell'economia e sostenitrici della crescita”, si legge in un comunicato stampa diffuso dall’istituzione.

Quattro gli interventi proposti: assicurare che le banche accantonino fondi a copertura dei rischi insiti nei prestiti futuri che potrebbero deteriorarsi; incoraggiare lo sviluppo di mercati secondari sui quali le banche possano vendere i crediti deteriorati a soggetti attivi nella gestione dei crediti e ad investitori; agevolare il recupero crediti a complemento della proposta su insolvenza e ristrutturazione delle imprese presentata a novembre 2016 e assistere gli Stati membri che lo desiderano nel processo di ristrutturazione delle banche, fornendo orientamenti non vincolanti, sotto forma di schema orientativo, per l'istituzione di società di gestione di attivi o per altre misure in materia di crediti deteriorati.

Il pacchetto integra i lavori sull'Unione dei mercati dei capitali e costituisce una pietra miliare verso il completamento dell'Unione bancaria, che è una delle priorità immediate indicate dai leader dell'UE per il rafforzamento dell'Unione economica e monetaria dell'Europa.

Negli ultimi anni l'UE ha ridotto sensibilmente i rischi che pesano sul settore bancario. “Dal 2014 le banche sottoposte alla vigilanza della Banca centrale europea hanno raccolto capitale aggiuntivo per 234 miliardi di euro e hanno migliorato sensibilmente le riserve di liquidità grazie alle considerevoli misure di regolamentazione adottate, che saranno rafforzate ulteriormente dal pacchetto sulla riduzione del rischio nelle banche proposto dalla Commissione a novembre 2016”.

Con le ultime proposte, la Commissione europea dà seguito al piano d'azione per ridurre i crediti deteriorati concordato ai ministri europei delle finanze a luglio 2017. Nella comunicazione sul completamento dell'Unione bancaria, pubblicata a ottobre 2017, e nella prima relazione sui progressi compiuti, pubblicata il 18 gennaio 2018, la Commissione si è impegnata a dare attuazione concreta agli elementi del piano d'azione che ricadono nella sua competenza.