Czupryna (Candriam): "Siamo convinti che l'interesse verso gli ESG continuerà nel lungo periodo"

Immagine: (concesa) David-Czupryna_ Candriam
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Da investimenti di nicchia a opportunità mainstream. Questa è l'evoluzione che, negli ultimi due decenni, hanno vissuto gli investimenti sostenibili. "La forte domanda per strategie di investimento sostenibili è stata spinta in particolare dal riconoscimento che l’inclusione di fattori ESG consente una gestione del rischio più completa e permette di individuare interessanti aree di crescita", dice David Czupryna, Senior Fund manager del team Thematic Global di Candriam raggiunto da FundsPeople. L'esperto si dice fermamente convinto che l'interesse verso questo tipo di investimenti continuerà nel lungo termine.

Guardando in generale al settore, secondo Czupryna, i deflussi devono essere analizzati da diversi punti di vista. "In primo luogo, come qualsiasi altro strumento finanziario, i fondi ESG sono influenzati dai movimenti a breve termine dei mercati e dall'evoluzione delle tendenze. Gli investitori poi stanno diventando più attenti al greenwashing. Infine, sebbene vi siano state alcune critiche nei confronti dell'ESG, queste non riguardano il loro valore in sé; piuttosto, sono dovute principalmente a confusione e dubbi degli investitori su terminologia e dati", ammette.

Rischi geopolitici

Guardando al quadro geopolitico, a detta dell'esperto, le elezioni statunitensi, con il rischio che in caso di vittoria Trump possa tentare di fare marcia indietro sull'IRA, potrebbero creare volatilità a breve termine. "Tuttavia, riteniamo molto improbabile che Trump, se rieletto, voglia o sia in grado di rivedere la maggior parte della normativa. Molti degli Stati americani che beneficiano maggiormente dell'IRA sono a prevalenza repubblicana. Per modificare la legge occorrerebbe anche un atto del Congresso, dove sarebbe necessaria la maggioranza", prosegue.

Inoltre, secondo l'esperto di Candriam, in termini di approcci ESG, esistono differenze fondamentali tra Stati Uniti ed Europa. "Mentre gli Stati Uniti tendono a considerare la questione principalmente attraverso le lenti di materialità finanziaria, l'Europa ha sviluppato direttive e normative a supporto dei flussi finanziari verso attività sostenibili, definendo al contempo standard per il numero crescente di prodotti di investimento sostenibili", spiega. Il professionista ritiene che l'interesse per gli investimenti sostenibili sia ancora presente e lo sarà anche nel lungo periodo, e che ciò sia fortemente riconosciuto anche dagli investitori europei. "Crediamo fermamente che nel lungo periodo questa tendenza sarà riconosciuta anche dagli investitori di altre regioni del mondo", prosegue.

Strategie tematiche

All’interno del più ampio universo ESG, una delle dimensioni più interessanti e tangibili è rappresentata dagli investimenti in soluzioni green che contribuiscono a decarbonizzare l'economia e a renderla più circolare. "Vogliamo investire in società con un modello di business comprovato, una solida base clienti e che pur non avendo free cash flow positivi siano almeno su un percorso credibile per ottenerli. Consideriamo l'attuale debolezza del mercato delle tecnologie pulite un’opportunità rara per acquisire un’esposizione su queste aziende", commenta.

Inoltre, l'esperto considera che ci sono grandi aziende che producono turbine eoliche, riciclano metalli verdi, producono batterie o elettrolizzatori che hanno visto un calo del prezzo delle azioni nel breve periodo per ragioni che esulano dal loro potenziale di crescita a medio termine. "Uno dei motivi per cui la tecnologia pulita è interessante è che beneficia di un forte sostegno attraverso sussidi e programmi di incentivi in tutte le regioni. Il rovescio della medaglia è che le normative cambiano. Per questo motivo siamo molto prudenti e investiamo in società in grado di stare in piedi da sole", chiosa.