Da AcomeA il nuovo PIR alternativo per investire nelle “gemme” italiane

Alberto Foà, Edoardo Loewenthal news
Edoardo Loewenthal, Alberto Foà. Foto ceduta (AcomeA)

Ricercare e investire sulle “gemme” italiane, ossia le PMI quotate con capitalizzazione inferiore ai 100 milioni di euro e con un interessante potenziale di upside. È quanto si propone il fondo AcomeA Italian Gems, PIR Alternativo aperto dedicato ai segmenti a minor capitalizzazione di Borsa Italiana.

Il nuovo prodotto di AcomeA, SGR o specializzata in fondi comuni d’investimento e gestioni patrimoniali si focalizza, infatti, sul segmento small e micro cap di Piazza Affari che conta circa 200 nomi. Una nicchia, come sottolinea la stessa società, con un livello contenuto di scambi che la rende poco liquida e inefficiente, poco coperta dagli investitori istituzionali e dai broker, con molte realtà sottovalutate e un forte potenziale di upside. “Le PMI italiane stanno attraversando una fase di sviluppo dal potenziale senza precedenti, alla luce dei fondi stanziati a livello europeo e degli investimenti previsti dal PNRR”, commenta Alberto Foà, presidente di AcomeA SGR sottolineando come il segmento rappresenti una “miniera” del Made in Italy che pure è “trascurata dagli investitori istituzionali per via degli scambi contenuti, dove trovare realtà fortemente sottovalutate e con immenso valore inespresso”. Una visione condivisa da Edoardo Loewenthal, senior advisor del fondo che sottolinea come nella fascia delle capitalizzazioni inferiori ai 100 milioni il listino azionario milanese presenti “una grande quantità di aziende di qualità e con ottime prospettive. I principali investitori istituzionali sono però assenti da questa fascia di mercato, proprio per il tema della bassa liquidità. Questo nuovo Fondo – continua Loewenthal –, grazie anche al Nav trimestrale, permette ai risparmiatori di approfittare delle inefficienze che caratterizzano il segmento, beneficiando in più dei vantaggi fiscali offerti dal PIR”.

Il PIR alternativo

AcomeA Italian Gems è un FIA aperto non riservato con una liquidità trimestrale, che punta a selezionare, con approccio attivo, le migliori realtà aziendali in target con multipli vantaggiosi, sfruttando così le inefficienze del mercato delle small e micro cap quotate. La soglia minima di ingresso per il retail è pari a 100 euro (mentre per la classe professionale è di 2 milioni). La selezione delle aziende presenti nel fondo viene effettuata attraverso criteri qualitativi e quantitativi in ottica value, su un orizzonte di investimento di 3/5 anni. Il team dedicato di AcomeA instaura poi un dialogo continuativo con la singola azienda inserita in portafoglio, con un approccio da azionista “attivo”. “Tra le small e micro cap quotate vi sono realtà di grande valore a multipli vantaggiosi”, afferma Antonio Amendola, gestore del fondo: “La nostra missione come investitori di lungo termine vuole essere quella di individuarle attraverso uno stock picking accurato e aiutarle a esprimere il proprio potenziale latente, affiancando il management nello sviluppo sostenibile del modello di business”.