Nasce a Brescia la nuova unità “Intesa Sanpaolo per il Sociale”. Per i dipendenti aumento in busta paga entro fine 2023 a valere sul 4° trimestre e ripristino calcolo TFR, in attesa dell’esito delle trattative contrattuali CCNL.
Puntare sulle iniziative e sui progetti finalizzati alla riduzione delle diseguaglianze entro il 2027 per contribuire al bene della collettività. Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, ha annunciato che la banca destinerà 1,5 miliardi di euro a questo obiettivo. L’occasione è stato l’incontro “Nessuno escluso. Crescere insieme in un Paese più equo. L’impegno di Intesa Sanpaolo” che si è tenuto ieri a Brescia. L’importo complessivo considera sia le somme destinate alle iniziative sia i relativi costi delle strutture a supporto delle iniziative stesse. La banca, proprio al fine di rafforzare questa strategia d’intervento, ha deciso di dotarsi di una nuova unità organizzativa dedicata, con sede a Brescia e funzioni di indirizzo e di governo delle attività sociali svolte dal Gruppo, denominata “Intesa Sanpaolo per il Sociale”.
L’anticipazione degli incrementi retributivi
Messina ha anche espresso la decisione di Intesa Sanpaolo di erogare entro la fine di quest’anno un’anticipazione degli incrementi retributivi a valere sul quarto trimestre dell’anno procedendo anche al ripristino della base piena di calcolo del TFR, in attesa degli esiti della contrattazione nazionale di settore. “Si tratta di un giusto e concreto riconoscimento per i colleghi e le colleghe che contribuiscono in maniera decisiva al successo, alla solidità e ai risultati che hanno permesso al Gruppo di diventare uno dei leader bancari europei”, si legge in una nota.
I dati raccolti “costantemente”, ha affermato Messina, “ci confermano come un’ampia fascia della popolazione italiana sia esclusa dalla possibilità di godere dei livelli di benessere individuale propri di un’economia avanzata. Con l’annuncio di destinare un miliardo e mezzo di euro al sociale entro il 2027, prendiamo un ulteriore forte impegno verso gli azionisti, i clienti, la società nel suo complesso per contrastare questa situazione”. Per noi è importante, ha proseguito, andare oltre le dichiarazioni di principio e tradurre i nostri valori in un impegno quotidiano e credibile frutto di una precisa strategia, di politiche aziendali, di azioni e di consuetudini attente alle esigenze dei territori e delle comunità”. Appunto alla luce di questo impegno il consigliere delegato e CEO ha auspicato che “altri protagonisti del mondo economico e imprenditoriale possano sviluppare interventi di analoga natura perché una società equa e coesa garantisce una migliore tenuta del Paese per affrontare le sfide del futuro, alcune gravi, a cui è chiamato”.