Da Sella SGR un nuovo fondo a “capitale protetto” basato sulla strategia multifattoriale di Invesco

Mario Romano
Mario Romano, foto ceduta (Sella SGR)

Un fondo flessibile a scadenza che consente di beneficiare delle attuali opportunità di mercato sia sulla parte azionaria sia su quella obbligazionaria. È il fondo Capitale Protetto Invesco 2026”, lanciato da Sella SGR e sottoscrivibile fino al 10 novembre. Il nuovo fondo è composto in buona parte da titoli di Stato e per la restante parte da strumenti derivati che consentono di partecipare al potenziale rialzo di un indice azionario definito.

I fondi a capitale protetto, si legge in una nota, sono strumenti di investimento che hanno come obiettivo la protezione del capitale investito alla scadenza dell’orizzonte temporale. In generale, la protezione si ottiene attraverso la combinazione degli strumenti selezionati in portafoglio e l’utilizzo di specifiche tecniche di gestione. “Il mercato esprime oggi due elementi che, secondo noi, possono essere utili da cogliere come il rendimento dei titoli di Stato, arrivato ai livelli più alti degli ultimi 10 anni, e la componente azionaria, che offre maggiori opportunità nel medio termine anche se con episodi di volatilità nel breve – sottolinea Mario Romano, direttore investimenti di Sella SGR –. Per beneficiare appieno quindi di questo contesto abbiamo deciso di costruire un portafoglio a capitale protetto utilizzando per la parte azionaria la strategia elaborata da Invesco”.

Strategia Dynamic Multi-Factor

Investment advisor del fondo è Invesco, e la sua strategia Dynamic Multi-Factor consente la partecipazione al mercato azionario attraverso un indice che ha caratteristiche di minore volatilità rispetto a uno tradizionale. Questa soluzione, si legge ancora, al momento in Italia non è presente in alcuno strumento e rappresenta, quindi, una grande novità. “Con oltre 5 miliardi e mezzo di masse gestite – afferma Frank Di Crocco, head of banks & wealth management di Invesco –, la strategia Dynamic Multifactor di Invesco permette agli investitori di beneficiare di una allocazione di portafoglio dinamica che, attraverso una rotazione fattoriale, spazia tra il ciclico e il difensivo a seconda dei diversi contesti macroeconomici”.