Dalla “complessità” ESG un volano per un approccio di selezione più coerente

FundsPeople Talks ESG, foto Enrico Frascati per FundsPeople

Il merito ESG di un fondo è spesso determinato dall’approccio alla sostenibilità presente nello stesso. Il peso dato a ciascuna delle variabili ambientali, sociali e di governace, ad esempio, assume contorni differenti a seconda del settore in cui si opera . Oppure, all’interno di uno stesso settore, dalla presenza o meno in un dato fondo. Questa variabilità di stime e metriche è una delle criticità principali per il mondo sostenibile che determina confini sfumati anche per l'identificazione del greenwashing. Persiste, nell’opinione degli attori del settore della selezione (e non solo), la consapevolezza di una “complessità” sottostante, determinata da un assetto normativo ancora in fase di definizione, e dalla presenza di approcci differenti. Eppure ci si avvia verso uno scenario in cui sono già stabiliti una serie di punti fermi che possono ancorare l’azione dei professionisti finanziari. Come gli SDGs che, se per alcuni tendono a “semplificare” determinati concetti, per altri sono un’ottima base di partenza in quanto tracciano un perimetro ben definito e, soprattutto, sono ormai patrimonio culturale di una fetta sempre più ampia di investitori. Di questa evoluzione si è parlato nell’ultima tavola di FundsPeople Talks ESG, l’evento organizzato da FundsPeople, che ha visto il confronto fra tre fund selector e un asset manager specializzato nel settore della sostenibilità.

I commenti si riferiscono al contesto del 21 marzo 2023.