La rivoluzione digitale rappresenta uno dei principali driver di cambiamento dell’industria. Il director Financial Institutions di AllianceBernstein spiega come l’asset manager statunitense ha costruito la propria risposta a questa fondamentale sfida.
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La rivoluzione digitale rappresenta uno dei principali driver di cambiamento dell’industria. “Considerando prettamente l’area del risparmio gestito, l’implementazione di strumenti tecnologici all’avanguardia da un lato si colloca all’interno del normale processo di modernizzazione e innovazione e dall’altro rappresenta una soluzione per rispondere alle esigenze del mercato di pricing più contenuti”, spiega Massimo Dalla Vedova, director Financial Institutions di AllianceBernstein.
Un’evoluzione che passa in primis dall’investimento in intelligenza artificiale, campo di cui, sottolinea il manager, AB è impegnata da oltre sei anni. “Nel ramo degli investimenti obbligazionari, ad esempio, il primo sistema ad essere ideato è stato Alpha, ovvero un aggregatore in grado di combinare i dati presenti in tutte le piattaforme di scambio a livello globale così da rendere immediatamente accessibile il deal di acquisto o vendita alle migliori condizioni di mercato. Il secondo step ha visto invece lo sviluppo di Prism, un sistema che raccoglie tutta la ricerca degli analisti tradotta in forma numerica, così da essere di veloce accesso e decodificazione. L’unione di Alpha e Prism ha dato infine vita a Abbie, una chat bot che i gestori possono interrogare per individuare in tempo reale quali sono i titoli più adatti al portafoglio e la loro disponibilità, che integra processi di risk management che rintracciano potenziali errori nel sistema o nella composizione dell’ordine e che arrivi poi alla fase di esecuzione dell’ordine stesso. Il tutto permette quindi di concludere l’operazione rapidamente e con la massima efficienza”, chiarisce Dalla Vedova delineando i fondamentali passi già intrapresi dalla società e i risultati operativi già in funzione.
ESG: lo scoring proprietario AB
Gestione e controllo dei dati rappresenta una aspetto fondamentale di un altro grande driver dell’industria: la sostenibilità. “Partendo dal confronto attivo con il management, dall’analisi societaria e dal dialogo con i fornitori, i nostri analisti assegnano alle aziende un punteggio a seconda del livello di allineamento con gli Obiettvi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, scoring che viene poi integrato nel sistema di valutazione complessivo dei singoli titoli”, afferma Dalla Vedova. “In questo modo, lo screening non si applica solo ai fondi espressamente appartenenti alla gamma ESG, ma a tutte le strategie, sia azionarie che obbligazionarie o multi asset, già nelle prime fasi dell’investimento”, aggiunge.
La definizione della sostenibilità diventa così un parametro base per AllianceBernstein che si inserisce all’interno del processo di determinazione del rischio relativo al singolo titolo. “Dobbiamo considerare infatti come in pericolo nel lungo termine le aziende che si dimostreranno poco inclini a migliorare i propri aspetti ESG. Che sia convinzione o convenienza, dunque, gli elementi di sostenibilità sono ormai un fattore chiave per non essere penalizzati dal mercato”, fa notare il manager.
Income e low Vol i grandi amori del mercato retail
Due sono secondo Dalla Vedova le maggiori esigenze nel mercato retail: la necessità di contenere la volatilità e quella di generare income. Certamente senza prendere rischio, non è possibile ottenere rendimento, ma questo può essere sfidante in un contesto caratterizzato da una volatilità in aumento, soprattutto in ambito azionario. “AllianceBernstein propone soluzioni Low Volatility che non fanno uso di strumenti alternativi, ovvero derivati, ma si distinguono per una gestione long only che seleziona attentamente le società sulla base di criteri di qualità, stabilità e prezzo. Vengono predilette quindi aziende di elevata qualità, in grado di produrre utili e di risentire meno delle fasi ribassiste del mercato. Il profilo di queste strategie è di 90/70, quindi di catturare il 90% dei rialzi, ma solo il 70% dei potenziali cali. Ciò nel lungo termine permettere di raggiungere rendimenti importanti”, entra nel dettaglio Dalla Vedova.
L’altro grande desiderio degli investitori è la cedola. “Questo è possibile sia con strategie obbligazionarie, sia con portafogli multi asset. In AB ventiamo in particolare le strategie European Income e American Income, quest’ultima tra le più gettonate degli investitori negli ultimi mesi, mentre in ambito multi-asset puntiamo sull’All Market Income”, conclude il manager.