DEPObank, la depositaria italiana che fa concorrenza

Maurizio_Tacchella
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Nel corso degli ultimi anni, sono andati rafforzandosi due importanti fenomeni: da una parte le operazioni di cessione da parte di intermediari italiani delle attività di depositario, dall’altra la crescente leadership degli operatori esteri nel mercato italiano. Non a caso, come già evidenziato in un articolo pubblicato sulla nostra rivista, le banche depositarie che operano in Italia sono poche e per lo più internazionali. Una delle pochissime realtà locali che, secondo dati Morningstar Direct, si posiziona pure nella triade per patrimonio gestito è DEPOBank. Con 87 fondi comuni d’investimento, tre SGR clienti e un patrimonio di 26,6 miliardi di euro, è il primo istituto (dopo State Street Bank e BNP Paribas Securities Services) nella classifica in qualità di realtà nazionale.

Benché nato ufficialmente lo scorso luglio, il polo italiano ha ereditato tutte le attività bancarie del Gruppo Nexi e conta con un’esperienza di oltre 20 anni nelle attività di depositario. Inoltre, è il primo istituto di credito a svolgere questo servizio per i fondi pensione e oggi detiene il primo posto in Italia, per quota di mercato sui fondi pensione chiusi e il secondo per i fondi pensione aperti (28,5%).

La forte propensione al risparmio, che ha sempre contraddistinto i risparmiatori italiani, e le dinamiche dei tassi di interesse che hanno determinato valori negativi nell’area euro, hanno spinto i risparmiatori ad individuare forme più profittevoli rispetto a quelle tipiche/tradizionali (obbligazioni, azioni), generando flussi di capitali “importanti” nel risparmio gestito (OICVM, fondi pensione, fondi FIA)”, dice Maurizio Tacchella, responsabile BU Depositary Bank & Controls.In questo ambito, la normativa vigente, anche internazionale, prevede l’obbligo di individuare un soggetto terzo e autonomo, che effettui i controlli sull’attività degli operatori professionali cui è demandata la gestione dei flussi di liquidità proveniente dai risparmiatori. DEPObank, in questi anni, ha investito diversi milioni di euro in applicativi, risorse, nuovi servizi, per diventare il primo operatore italiano specializzato nei servizi per l’industria del risparmio gestito, svolgendo e certificando anche rigorosi controlli richiesti dalla normativa vigente”.

Servizi offerti

Tra i servizi che la banca vanta c’è senz’altro una maggior propensione alla consulenza evoluta e personalizzata nei confronti del cliente. “Abbiamo colto subito quali sarebbero stati i trend e le reali esigente del mercato e abbiamo risposto con un’elevata flessibilità nell’erogazione e nella personalizzazione del servizio al singolo cliente proponendo altresì, un approccio consulenziale”, spiega l’esperto. “Abbiamo ampliato la gamma dei servizi/prodotti offerti (calcolo del NAV, Trasfer Agent, Collateral Management, Prestito Titoli, solo per citarne alcuni) per soddisfare l’intera catena di valore e permettere ai nostri clienti di avere un unico interlocutore specializzato nei servizi amministrativi e di controllo. Di fondamentale importanza è stata anche la capacità di instaurare nel tempo, relazioni duratura e one to one”.

Nuovi servizi e un utilizzo maggiore della tecnologia sono certamente i temi chiave che la realtà italiana affronta quotidianamente. “La sfida che vogliamo vincere è quella di continuare a migliorare costantemente la qualità dei servizi offerti, accrescendo efficienza e tempestività ed investendo ancora, per anticipare efficacemente le evoluzioni del mercato. Nel prossimo futuro, in particolare, lavoreremo per realizzare sistemi innovativi di gestione della banca dati che il depositario possiede, così da mettere le informazioni a disposizione dei nostri clienti, che potranno utilizzarle per monitorare ed efficientare l’operatività anche verso gli organismi di vigilanza”, conclude il manager.