L’ultima (dura) analisi arriva direttamente dal Financial Times: i piani di Intesa Sanpaolo su Generali potrebbero generare “uno dei peggiori accordi della storia”. Per il financial editor Patrick Jenkins la possibile acquisizione che si profila assomiglia molto ad una delle peggiori per l’appunto, quella di Abn Amro da parte della Royal Bank of Scotland nel 2007. L’accordo, sostiene il quotidiano, è certo “più piccolo” ma le criticità che dovrebbero suggerire una sorta di cautela da parte del management e dagli investitori ci sono tutte: la brutta tempistica, il consigliere che dirige è lo stesso (Andrea Orcel che all'epoca era in Merryll Lynch ed ora dirige Ubs), l'architettura dell'accordo è simile, l'accordo è ostile, il gruppo combinato sarebbe sistemicamente importante. Sarà. D’altronde, dopo che la più grande banca italiana ha confermato il suo interesse per Generali, portando nel giro di pochi giorni i titoli all’insù (sul titolo assicurativo, su Mediobanca - principale azionista di Generali con quasi il 13% - ed anche su Unicredit, che potrebbe cedere la sua partecipazione), adesso Piazza Affari comincia ad essere più cauta, in attesa degli sviluppi.
Dossier Intesa-Generali: una mossa difensiva e affrettata

foto: autor ccrrii, Flickr, creative commons
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