La prima settimana dell'anno ha portato a perdite di circa 2,5 bilioni di dollari nei mercati azionari di tutto il mondo, oltre ad elevati livelli di volatilità che si sono estesi anche al mercato delle valute e alle materie prime. Le correzioni del mercato azionario sofferte in Cina, la debolezza dei dati economici pubblicati e la forte svalutazione dello yuan hanno solo ravvivato i timori sulla forza dell'economia cinese, che sta subendo un processo di riorientamento del suo modello economico dagli investimenti e dalla produzione al consumo e servizi. Ma questa influenza cinese minaccia la salute dell'economia mondiale? Siamo di fronte ad una crisi di proporzioni simili a quella vissuta nel 2008? Per George Soros sì.
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