East Capital: il 2020 sarà l’anno degli emergenti

Jacob Grapengiesser e Tim Umberger, fund manager, East Capital
Jacob Grapengiesser e Tim Umberger, fund manager, East Capital

Buone aspettative per i mercati emergenti per l’anno appena iniziato, con una crescita dell’azionario che potrebbe essere più sostenuta che nei paesi sviluppati. È quanto prevedono i gestori di East Capital, Jacob Grapengiesser e Tim Umberger, in Italia per incontrare gli investitori. Uno scenario favorito dal proseguimento di alcuni fattori di successo dei mercati nel 2019: la politica di tassi bassi della Fed, che sembra esser destinata a restare tale ancora a lungo, farebbe da traino anche nel 2020 alla crescita dell’azionario mondiale, paesi emergenti e di frontiera compresi. Ma c’è una ragione in più per puntare sugli emergenti: un possibile indebolimento del dollaro. Per Tim Umberger la fine del “peak dollar” potrebbe avvantaggiare il comparto. Il dollaro forte “è stato uno dei principali impedimenti alla ripresa”, ammette. Una freccia in più all’arco degli emergenti sono le politiche monetarie espansive delle banche centrali di molti di questi paesi, ad esempio Brasile, Russia, Turchia e India. Un contesto che spinge il gestore ad aspettarsi ritorni, “con una attenzione crescente se il dollaro dovesse indebolirsi”.

I gestori, accolti dal responsabile di East Capital per l'Italia Daniele Mellana, hanno poi illustrato alla platea i paesi su cui concentrano il loro interesse e alcune opportunità di stock picking in cui investire tramite il fondo Global Emerging Markets Sustainable (GEMS).

Le opportunità in Cina nonostante il coronavirus    

“Secondo le nostre previsioni”, afferma Jacob Grapengiesser, “la crescita economica in Cina dovrebbe essere superiore al 6% per il 2020”. “Prevediamo una leggera correzione dei mercati per gli effetti del coronavirus”, aggiunge, “ma al momento attuale ci aspettiamo non incida sul lungo termine”. Il motore della crescita del paese del dragone, secondo le analisi del gestore, è l’aumento dei consumi nelle città minori e legato soprattutto all’e-commerce, le cui vendite sono in progresso del 21%. Un caso di investimento a cui prestare attenzione in Cina è DAQO, società attiva nelle rinnovabili e nella produzione di silicio per i pannelli solari.  “Taiwan e Corea, paesi esportatori di tecnologia e di smartphones”, continua il gestore, “dovrebbero beneficiare dello sviluppo del 5G. In India vediamo potenziale nella sanità, nel credito al consumo e nel settore delle bevande analcoliche. In Brasile i tassi interesse bassi rendono attraenti l’immobiliare e le infrastrutture”, illustra.

Russia protagonista

Jacob Grapengiesser e Tim Umberger sono rispettivamente il direttore e il vice direttore della branch di Mosca di East Capital e operano da tempo nel paese. Secondo Jacob Grapengiesser, dopo un 2018 nero per le sanzioni commerciali imposte al paese dagli Stati Uniti e un 2019 in ripresa con un rally dei mercati del 56%, nel 2020 si assisterà a una attenzione maggiore ai temi macroeconomici. “Nell’anno passato abbiamo visto titoli che hanno patito le sanzioni, come ad esempio Sberbank, riprendersi con forti rialzi”, spiega il gestore, “così come titoli componenti del benchmark in forte crescita per il miglioramento di aspetti di governance come Gazprom e Lukoil”. “Un altro tema di interesse sono i dividendi alti: il dividend-yield resta più elevato, ad esempio, del rendimento di titoli di stato a 5 anni”, spiega Grapengiesser. Infine un altro fattore da osservare in Russia secondo il gestore è il crescente numero di investitori locali che si sta spostando sul mercato azionario, con una previsione di crescita vicina al 40% nel 2020: “solo il 4% del totale dei fondi pensione è investito nell’azionario locale contro il 14% in Turchia o il 17% in Brasile”, osserva il gestore.