L'80% del volume raccolto in Europa tra gennaio e giugno 2015 si concentra nei prodotti di 25 società di gestione. Tra queste ci sono anche tre entità italiane, secondo i dati di Broadridge.
L'industria dei fondi europei ha raccolto 215 miliardi di euro (da gennaio a giugno), dei quali circa l'80% (172.6 miliardi) è in mano a 25 società di gestione. Come a dire, otto euro su dieci raccolti dal settore sono finiti in 25 entità che hanno ottenuto la raccolta netta più alta del semestre. I dati arrivano da Broadridge, fornitore di informazioni finanziarie e soluzione tecnologiche applicate alla gestione di asset che ha appena comprato i servizi di FundFile e SalesWatch alla Thomson Reuters Lipper.
Di quel volume circa 28 miliardi di euro sono concentrati nelle mani di tre società di gestione italiane: Intesa San Paolo, Pioneer Investments e Anima SGR. L'entità che più flussi ha registrato nella pima metà dell'anno è stata BlackRock: sommando il volume raggiunto dalla società in Europa sia in ETF che in fondi di gestione attiva la cifra sfiora i 24,5 miliardi di euro. Subito dopo peró c'è, per l'appunto, l'italiana Intesa San Paolo con 17,7 miliardi di euro raccolti e 514 fondi. A seguire la svizzera UBS Global AM (12,4 miliardi), la tedesca Deutsche Asset & Wealth Management (10,8 miliardi) e la società statunitense State Street (10,2 miliardi). Queste cinque SGR concentrano il 35% delle vendite nette registrate dall'industria tra gennaio e giugno. Ampliando lo spettro alle prime 15 società, la percentuale sale al 62%, il che significa che due su tre euro raccolti dai fondi del settore sono entrati nelle prime15 società elencate di seguito. Nel ranking delle prime 15 troviamo anche la seconda società italiana presente nella classifica di Broadridge è Pioneer (12esimo posto) con 5,4 miliardi di euro di raccolta e 496 fondi gestiti. Al 16esimo posto invece troviamo Anima con 4,7 miliardi e 141 fondi distribuiti.
La tabella mostra la classifica delle società con più afflussi netti registrati in Europa nella prima metà dell'anno, la nazionalità, il numero di fondi che commercializzano e il volume dei depositi (in milioni di euro). Non sono presi in esame i prodotti monetari.