Le elezioni spagnole non hanno portato a grandi cambiamenti nello scenario politico e per molti gestori questo risultato rappresenta un sollievo che consente di allontanare l’incertezza che aveva pesato sull’evoluzione dei mercati azionari ed obbligazionari spagnoli negli ultimi mesi.
Le elezioni spagnole non hanno portato a grandi cambiamenti nello scenario politico e per molti gestori questo risultato rappresenta un sollievo che consente di allontanare l’incertezza che aveva pesato sull’evoluzione dei mercati azionari ed obbligazionari spagnoli negli ultimi mesi. Secondo Tanguy Le Saout, head of European Fixed Income di Pioneer Investments, “il risultato delle urne ha scongiurato quello che poteva essere lo scenario peggiore, ovvero una coalizione di maggioranza tra Unidos Podemos e il Partido Socialista con capacità di adottare politiche poco favorevoli ai mercati. Tuttavia, l'assenza di una chiara maggioranza limiterà i guadagni che possono registrare i mercati obbligazionari spagnoli. Nessun cambiamento significativo circa le aspettative sui bond spagnoli o sul fixed income europeo", dice. La redditività del bond decennale spagnolo è salita all’ 1,95% e il differenziale con il bund tedesco, attualmente negativo, individua il premio di rischio spagnolo sopra i 200 punti base.
La Brexit sembra aver pesato più sull’umore degli investitori che sul risultato elettorale. Infatti il referendum britannico sembra aver influenzato le scelte degli elettori. Per Generali Investments, "il terremoto generato nel Regno Unito dalla Brexit ha favorito i partiti tradizionali, come sottolineato dal fatto che sia il PP che il PSOE hanno ottenuto risultati migliori di quelli sperati. “Nonostante il PP guidato da Mariano Rajoy sia il chiaro vincitore delle elezioni, il Partido Socialista continua ad essere chiave nelle negoziazioni per formare Governo. L’aritmetica parlamentare rende le possibili alleanze limitate e politicamente difficili da realizzarsi”, assicurano.
Il rischio politico? È qui per restare.
"La Spagna resterà priva di un governo robusto e che ci vorrà del tempo prima che si formi una coalizione", spiega Jon Day, gestore obbligazionario globale, Newton Investment Management (BNY Mellon). "Tuttavia, il risultato inferiore alle attese di Unidos Podemos implica anche che le riforme in atto non saranno invertite e che l’economia spagnola potrebbe proseguire sulla strada di una lenta ripresa (soggetta comunque ad altri eventi globali). In Europa, fatta salva la Gran Bretagna, l’attenzione dei mercati è ora salda sull’Italia, dove le elezioni comunali a Torino e a Roma hanno portato alla vittoria del movimento 5 Stelle, favorevole a un referendum sull’UE. E il referendum sulla riforma costituzionale di ottobre si sta gradualmente tramutando in un voto sul governo stesso".