EFAMA: continua la crescita dell'industria dei fondi europei

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Serhat Beyazkaya (Unsplash)

Ottimi risultati raggiunti dall’industria europea dei fondi nel 2021. La European Fund and Asset Management Association (EFAMA) ha pubblicato il suo ultimo Investment Fund Industry Fact Sheet mensile, che fornisce una prima panoramica dei dati sulle vendite nette di UCITS e AIF per l’anno appena conclusosi.

Le vendite nette di UCITS e AIF sono salite a 866 miliardi di euro nel 2021, rispetto ai 650 miliardi di euro del 2020. Gli asset netti dei fondi d'investimento europei sono cresciuti del 17%, raggiungendo la quota complessiva di 22 trilioni di euro.

Nello specifico, le vendite nette degli UCITS hanno quasi raggiunto la soglia degli 800 miliardi di euro (799 miliardi di euro). Questo livello è stato significativamente superiore a quello del 2020 (474 miliardi di euro) e al precedente record storico del 2017 (761 miliardi di euro).

Fonte: EFAMA

Record per i fondi azionari

Il 2021 è stato un anno record assoluto per i fondi azionari, con un'impennata delle vendite nette a 399 miliardi di euro. Il record precedente è stato raggiunto nel 2017 con vendite nette totali di 163 miliardi di euro. Una buona annata anche per i fondi obbligazionari. Le vendite nette sono state pari a 177 miliardi di euro, rispetto agli 85 miliardi di euro del 2020. Tuttavia, questo livello era lontano dalle vendite nette record del 2019 (303 miliardi di euro) e del 2017 (314 miliardi di euro).

Ritorno di interesse per i multi-asset

I fondi multi-asset hanno visto un aumento significativo della domanda negli scorsi dodici mesi, poiché gli investitori hanno riscoperto i vantaggi della diversificazione tra le varie asset-class. Dopo tre anni di vendite nette poco brillanti, i fondi multi-asset hanno registrato vendite nette per 186 miliardi di euro, rispetto ai 29 miliardi di euro del 2020.

Battuta d’arresto per i fondi del mercato monetario, che hanno smesso di attrarre nuovi flussi nel 2021. In un contesto di forte ripresa economica e di tassi di interesse ultra-bassi, questi strumenti hanno registrato deflussi netti leggermente negativi (2 miliardi di euro), rispetto alle vendite nette di 215 miliardi di euro nel 2020.

Infine le entrate nette degli AIF sono scese a 68 miliardi di euro, rispetto ai 177 miliardi di euro del 2020. Questo sviluppo si spiega con gli ingenti deflussi netti registrati dagli AIF domiciliati nei Paesi Bassi (159 miliardi di euro), causati principalmente dalla decisione di diversi fondi pensione olandesi di smettere di gestire il loro patrimonio all'interno di strutture di AIF e di utilizzare maggiormente i mandati segregati.