Il dato è superiore alla media europea. A rivelarlo uno studio condotto da BNP Paribas AM tra gli investitori del Vecchio Continente. Il tema più popolare è l'economia circolare.
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ETF e sostenibilità formano un connubio che continua a trovare grande riscontro tra agli investitori europei, italiani in primis, che si attendono una crescita degli ETF ESG nei prossimi 12 mesi. È quanto rivela l’European ESG ETF Barometer di BNP Paribas Asset Management, sondaggio biennale, condotto per la prima volta ad aprile del 2022. L’indagine riflette le opinioni di 250 responsabili dell’investimento di assicurazioni, fondi pensione, asset manager e wealth manager in Francia, Germania, Italia, Svizzera e Regno Unito.
Secondo i risultati dello studio, gli ETF ‘verdi’ rappresentano attualmente il 16% di tutti gli attivi degli ETF europei. E le prospettive di crescita sono significative: il 91% intervistati si aspetta che questo livello rimanga stabile o aumenti nei prossimi 12 mesi; un dato che arriva a ben il 96% in Italia e nel Regno Unito.
Il 57% del campione ha inoltre classificato la credibilità e le credenziali ESG dei gestori patrimoniali come una considerazione primaria nel decidere con chi investire. A livello geografico, gli investitori in Svizzera (72%) e nel Regno Unito (68%) sono maggiormente interessati a un approccio tematico all'investimento ESG, mentre in Italia il dato è del 50% e in Francia del 36%. Il tema più popolare è senza dubbio l'economia circolare (61%), e su questo l’Italia è tendenzialmente allineata (62%).
Per tipologia di investitore, le assicurazioni e i fondi pensione sono particolarmente ottimisti sulle prospettive degli ETF ESG: il 91% prevede che la quota di attivi detenuti negli ETF ESG rimanga stabile o cresca. Al contrario, solo il 6% degli intervistati prevede un importante calo del valore degli attivi ESG nei prossimi 12 mesi.
Credenziali ESG degli asset manager contano
L'indagine ha anche rivelato che, nel selezionare gli ETF ESG, la credibilità e le credenziali ESG dei gestori patrimoniali sono una considerazione primaria nello scegliere a chi destinare i propri patrimoni: il 57% degli investitori fanno rientrare questo parametro tra i loro primi tre criteri di scelta. Gli investitori vorrebbero una maggiore enfasi sulle questioni sociali nell'ambito dell'impegno ESG e delle pratiche di voto, con il 43% del campione che desidera concentrarsi maggiormente sui diritti dei dipendenti e il 42% sulla diversità nei consigli di amministrazione.
Tuttavia, i wealth manager intervistati sembrano più focalizzati sulle questioni ambientali, visto che il 55% di essi afferma di desiderare più informazioni sull'impatto climatico, e auspica che al tema delle emissioni di gas serra venga assegnata la priorità nell’attività di engagement e stewardship.
Preferenze tematiche
L’approccio tematico all'investimento ESG si rivela un elemento chiave per gli intervistati svizzeri (72%) e britannici (68%), ma meno per gli intervistati francesi (36%). I wealth manager propendono a citare gli investimenti ad impatto come importanti (63%), mentre gli asset manager considerano il coinvolgimento e la stewardship come l'aspetto più rilevante dell'integrazione ESG (57%). Quando viene chiesto quali temi siano i più interessanti, l’attenzione degli intervistati si rivolge prevalentemente all'economia circolare. Nel complesso, il 61% di essi si aspetta di concentrare la propria attenzione principalmente su questo tema nei prossimi 12 mesi; la maggiore domanda si osserva in Germania (88%), Francia (66%) e Italia (62%). Insieme alla “blue economy” (gli oceani), l'economia circolare si dimostra particolarmente popolare tra le assicurazioni e i fondi pensione, mentre gli asset manager e i wealth manager considerano l'accesso all'istruzione come un aspetto significativo per i loro investimenti tematici ESG.
ETF tematici sempre più visti come strategie attive
Mentre gli ETF tradizionali sono storicamente considerati investimenti passivi, l'indagine ha mostrato che gli ETF tematici di nuova generazione sono sempre più visti come soluzioni attive, poiché gli investitori cercano di sfruttare i megatrend di lungo periodo rappresentati da indici di nicchia. L’82% degli intervistati considera gli ETF ESG tematici come strategie attive.