Il patrimonio in gestione degli ETF ha raggiunto un notevole tasso di crescita annuale composto del 18,9% negli ultimi cinque anni ed è cresciuto di oltre il 25% da dicembre 2022 per raggiungere un nuovo record di quasi 11,5 mila miliardi di dollari alla fine del 2023, secondo una recente analisi di PwC.
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Un aumento consistente del patrimonio in gestione e dei provider di ETF nel corso degli ultimi dieci anni sono due dei punti che catalizzano l'attenzione analizzando una indagine firmata da PwC incentrata proprio sul segmento dei prodotti passivi. Secondo la ricerca, il patrimonio in gestione degli ETF ha raggiunto un notevole tasso di crescita annuale composto del 18,9% negli ultimi cinque anni ed è cresciuto di oltre il 25% da dicembre 2022 per raggiungere un nuovo record di quasi 11,5 mila miliardi di dollari alla fine del 2023. Dall'altra parte, il numero di gestori patrimoniali che offrono ETF è più che raddoppiato dal 2013, passando da 233 a 582, con il 60% dei primi 100 gestori patrimoniali che ora offrono ETF.
Per capire meglio ritmo e direzione di questa accelerazione nell'adozione delle strategie ETF e le sue implicazioni per il panorama della gestione patrimoniale del futuro, PwC ha condotto un'indagine su oltre 70 dirigenti, di cui oltre l'80% sono gestori o sponsor di ETF.
Capitalizzare la domanda globale
I risultati dell'indagine Global ETFs di PwC riflettono un maggiore ottimismo da parte degli intervistati circa la continua crescita e le opportunità ancora maggiori per il mercato globale degli ETF. "Si prevede che l'AuM globale degli ETF supererà i 19.200 miliardi di dollari entro giugno 2028. Ciò rappresenterebbe un CAGR quinquennale del 13,5%, più del doppio del CAGR del 5% previsto per il settore AWM nel suo complesso nei cinque anni fino al 2027. Negli Stati Uniti, in Canada, in Europa e nell'APAC, gli intervistati hanno rivisto al rialzo le loro proiezioni di crescita rispetto agli anni precedenti, prevedendo un CAGR quinquennale compreso tra il 12,5% e il 19,6%", dicono.
Tendenze dei prodotti
Secondo l'indagine, sebbene i tradizionali ETF passivi azionari e a reddito fisso rimangano le componenti predominanti dell'AuM globale degli ETF, i gestori di ETF continuano a innovare e a diversificare le loro gamme di prodotti, soprattutto perché gli investitori cercano nuove opportunità di investimento e nuovi modi per diversificare e bilanciare i loro portafogli.
"Gli intervistati prevedono un'ulteriore accelerazione del trend degli ETF attivi nel 2024 e oltre. Ciò è particolarmente vero per il Canada, dove gli ETF attivi costituiscono oltre il 26% dell'AuM dell'ETF e l'82% degli intervistati è molto ottimista sull'aumento della domanda nei prossimi due o tre anni", commentano dalla società. Mentre gli Stati Uniti vantano una quota di mercato degli ETF attivi relativamente modesta, pari al 6%, il notevole aumento dei lanci e dell'espansione degli ETF attivi negli ultimi tre anni ha portato il 76% degli intervistati statunitensi a prevedere una domanda significativa di ETF attivi nei prossimi due o tre anni. "La tendenza alla conversione dei fondi comuni e l'adozione di strategie alternative potrebbero accelerare il ritmo di questa crescita, anche se i costi e le complessità associate alla creazione di capacità ETF greenfield o alla conversione dei fondi comuni rappresentano ancora una vera e propria sfida per alcuni gestori di fondi comuni", spiegano.
Livello di domanda degli investitori previsto per gli ETF attivi nel mercato regionale degli intervistati nei prossimi due o tre anni
Gli ETF a reddito fisso hanno registrato un forte aumento del 24,4% su base annua nel 2023 e si prevede che continueranno su questa traiettoria, soprattutto perché gli investitori cercano di trarre vantaggio dagli attuali rendimenti elevati. "Più di otto intervistati su dieci prevedono una domanda significativa di ETF a reddito fisso nei prossimi due o tre anni, anche se la domanda a lungo termine dipenderà dall'inflazione e dall'andamento dei tassi di interesse", dicono da PwC.
Mentre la domanda prevista per gli ETF tematici è scesa ulteriormente dal 2022, gli asset digitali stanno salendo alla ribalta. "Il 20% degli intervistati prevede una domanda significativa di ETF sul bitcoin nei prossimi due o tre anni. Il successo del lancio di una serie di ETF spot sul bitcoin nel gennaio 2024 negli Stati Uniti rappresenta una pietra miliare significativa per gli asset digitali", spiegano.
Anche gli ETF ambientali, sociali e di governance (ESG) continuano a registrare prospettive contrastanti, con una domanda robusta in Europa che supera le altre regioni, mentre lo slancio negli Stati Uniti e in Canada è rallentato. Gli intervistati europei rimangono ottimisti sulla domanda futura: sette intervistati europei su dieci prevedono che più della metà dei loro lanci nei prossimi 12 mesi sarà incentrata sull'ESG, mentre solo il 15% delle loro controparti statunitensi condivide un'aspettativa simile.
Tendenze della distribuzione
A detta di PwC le opportunità di crescita derivanti dall'aumento del retail e il potenziale di attingere a nuovi investitori nei mercati emergenti richiederanno ai gestori di ETF di utilizzare una serie più ampia di canali di distribuzione, compresi quelli digitali, di investire ulteriormente nella formazione degli investitori e di avere una mentalità aperta all'uso di partnership per accedere a nuovi mercati di investitori. "La capacità di offrire soluzioni più personalizzate continuerà a essere un fattore importante per gli investitori, rendendo la sfida della scala ancora più difficile per gli emittenti di ETF", ammettono.
Tendenze operative
Non bisogna dimenticare la tecnologia. "Sfruttando la flessibilità delle piattaforme cloud, i gestori di ETF hanno l'opportunità di utilizzare tecnologie dirompenti come l'IA, i big data e la blockchain per migliorare il coinvolgimento degli investitori, approfondire le loro esigenze e accelerare lo sviluppo dei prodotti", spiegano.
Inoltre, secondo il report, la democratizzazione dell'AI potrebbe contribuire a migliorare il processo decisionale, ad accelerare le attività che richiedono tempo e a trasformare interi processi, funzioni e modelli di business. "Gli intervistati ritengono che il marketing, l'indicizzazione e la gestione del portafoglio saranno le aree maggiormente influenzate dall'IA", concludono.
Impatto previsto dell'IA sulle funzioni dell'ETF nei prossimi due o tre anni