ETF: la maggioranza degli investitori segnala una miglior performance generale del portafoglio

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Annie Spratt, immagine concessa (Unsplash)

La maggioranza degli investitori con una posizione esistente in ETF ritiene di aver migliorato la performance generale del proprio portafoglio grazie a questo veicolo. Questa la principale evidenza che emerge da un'indagine globale di State Street Global Advisors, volta a comprendere l'atteggiamento e la percezione degli investitori nei confronti degli exchange traded funds. E la conclusione è chiara: il 73% a livello globale apprezza una migliore performance, mentre la maggioranza ritiene che gli ETF li abbiano resi investitori migliori (67%).

L'indagine, che ha raccolto le opinioni di 1. 700 investitori in otto Paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Israele, Svizzera, Paesi Bassi, Singapore, Giappone e Australia), mostra che, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno degli ETF in portafoglio, più della metà degli investitori a livello globale concorda sul fatto che gli ETF siano un prodotto d'investimento facilmente accessibile agli investitori (58%); godono di una maggiore diversificazione rispetto ad altri prodotti d'investimento (54%); offrono una maggiore liquidità per rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato (52%); hanno un rapporto di spesa più basso rispetto ai fondi comuni d'investimento (51%); e mitigano meglio il rischio nei mercati volatili rispetto ad altri tipi di investimenti (51%).

Considerazioni generazionali e di genere

A livello globale, i millennial hanno l'atteggiamento più positivo nei confronti degli ETF rispetto a qualsiasi altra generazione inclusa nel sondaggio. L'81% dei millennial indica che gli ETF hanno migliorato la performance complessiva del loro portafoglio, rispetto al 73% della Generazione X e al 48% dei baby boomer. I millennial sono anche i più propensi a ritenere che gli ETF offrano una maggiore liquidità in tempi di volatilità del mercato (70%), rispetto al 47% della Generazione X e al 25% dei baby boomers.

Il 67% dei millennial ritiene che gli ETF siano meglio diversificati rispetto ad altri prodotti di investimento, rispetto al 53% della Generazione X e al 34% dei baby boomer. Infatti, il 66% dei millennial prevede di acquistare ETF nei prossimi 12 mesi, rispetto al 46% della generazione X e al 20% dei baby boomer.

In termini di distribuzione di genere, sono più gli uomini che le donne a incorporare gli ETF nei loro portafogli (45% contro 39%), e anche più uomini che donne ritengono che sia facile acquistare e vendere ETF (68% contro 54%). Una percentuale maggiore di uomini rispetto alle donne ritiene che la volatilità persisterà sul mercato (71% contro 64%) e che è importante avere investimenti più liquidi in periodi di volatilità (65% contro 55%).