Le case di gestione internazionali della community di FundsPeople presentano gli indicizzati su cui puntano per i prossimi dodici mesi per navigare l'attuale contesto di mercato.
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In un contesto di crescita resiliente, con l’inflazione in fase di normalizzazione e le banche centrali orientate verso un allentamento dei tassi, gli investitori guardano al 2025 con cauto ottimismo, in continuità con l'anno appena concluso.
L’azionario e le attività di rischio sembrano destinate a proseguire la loro corsa come lo scorso anno. E non mancano opportunità anche nell'obbligazionario e nel multi-asset. Tuttavia rimangono delle fonti di incertezza: una politica fiscale espansiva e i dazi commerciali da parte di Trump potrebbero riaccendere l’inflazione. E un suo rimbalzo potrebbe mettere in discussione il percorso di taglio dei tassi avviato dalle banche centrali. A fronte di tale scenario, quali saranno le strategie su cui puntare?
È stato chiesto alle case di gestione internazionali della community di FundsPeople, di presentare gli ETF su cui puntano per i prossimi dodici mesi tenendo in conto che il 2024 ha rappresentato un altro anno da record per gli ETF in Europa. La raccolta netta è stata positiva tutti i mesi sia per i prodotti azionari sia per quelli obbligazionari. Inoltre, i costanti afflussi hanno permesso di chiudere il 2024 con un saldo complessivo pari a 278,1 miliardi di dollari, che supera di larga misura il precedente record di 191 miliardi di dollari del 2021.
Per il 2025, abrdn, vede opportunità interessanti nel settore immobiliare quotato. Nonostante l’aumento dei tassi reali dopo le elezioni, gli spread del debito dei fondi di investimento immobiliare (“Real Estate Investment Trust”, REIT) si sono ridotti. "Questo ha mantenuto invariato l’impatto sui costi di finanziamento, un fattore cruciale per un settore fortemente dipendente dall’indebitamento", spiega Matteo Buonomini. "La crescita del reddito operativo netto (Net Operative Income) rimane solida, con una media del 3-5% su base annua, a supporto della crescita dei dividendi. Negli ultimi anni, molti REIT hanno rafforzato i propri bilanci, riuscendo a raccogliere capitali sui mercati del debito non garantito, offrendo così un vantaggio rispetto ai concorrenti del mercato privato, più dipendenti dai prestiti bancari, oggi più difficili da ottenere", prosegue. "Questa dislocazione del capitale ha creato opportunità di fusione e acquisizione, consentendo ai REIT di crescere sia organicamente che inorganicamente", dice.
In questo contesto, la casa di gestione segnala il Future Real Estate ETF, un prodotto attivo liquido e a basso costo, che mira a investire nei titoli immobiliari globali più promettenti, scelti dal Global Real Estate Research team di abrdn. La strategia punta su settori sostenuti da fattori strutturali a lungo termine, come la riconfigurazione della catena di approvvigionamento, la demografia e la digitalizzazione.
1/8Ilaria Pisani si aspetta un rallentamento dell'attività economica globale nel 2025. "Negli Stati Uniti si profilano rischi di inflazione al rialzo e la Federal Reserve potrebbe doversi adattare a un potenziale cambiamento della politica statunitense dopo l'elezione di Donald Trump. Al contempo, l'Europa potrebbe beneficiare di una modesta ripresa sostenuta dalla disinflazione in corso e dagli investimenti strategici. Le economie asiatiche rimarranno probabilmente uno dei principali motori di crescita dei mercati emergenti grazie a politiche fiscali e monetarie di sostegno e all'aumento del commercio intraregionale", dice l'esperta di Amundi.
Su queste basi, un'allocazione nelle azioni all country, ad esempio attraverso l'Amundi Prime All Country World UCITS ETF, "potrebbe essere utile per ridurre la volatilità complessiva del portafoglio attraverso la diversificazione e ottenere un'ulteriore esposizione al forte premio di crescita delle economie dei mercati emergenti. Negli Stati Uniti, le mega-cap statunitensi, a causa delle loro valutazioni elevate, sono vulnerabili alle variazioni della capacità di spesa dei consumatori", prosegue.
Secondo l'esperta, l'adozione di un approccio più bilanciato alle azioni statunitensi, con un'allocazione sia in indici mega-cap che non mega-cap, può ridurre il rischio di concentrazione e fornire al contempo un'esposizione a potenziali nuovi leader di mercato. "Amundi ETF offre una gamma dinamica di prodotti azionari statunitensi che riflette la diversità di questo mercato e che può aiutare gli investitori ad adattare il portafoglio in base alle loro convinzioni", conclude.
2/8La liquidità è da sempre un elemento fondamentale nei portafogli degli investitori, "ma negli ultimi due anni la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali e l’aumento della volatilità sui mercati ha portato i rendimenti sul cash ai massimi da 15 anni a questa parte (BlackRock, dati al 31/10/2024) rendendolo un’opzione ancora piú attraente", spiega Luca Giorgi.
Motivo per cui, secondo la casa di gestione, inserire il giusto strumento per la gestione della componente "cash” nel portafoglio può contribuire alla conservazione del capitale investito, limitando la volatilità, a garantire l'accesso alla liquidità in caso di necessità e a generare al contempo rendimenti interessanti.
"L’iShares € Cash UCITS ETF (YCSH) è il primo ETF a gestione attiva conforme alla normativa europea sui fondi comuni monetari (MMFR) che cerca di offrire rendimenti nei diversi scenari di tassi d'interesse investendo direttamente in strumenti del mercato monetario a breve termine con rating elevato (AAA)", spiega Giorgi. "La struttura robusta che segue le linee guida della normativa europea tutela l’investitore, assicurando la costruzione di un portafoglio diversificato di alta qualità per gestire la liquidità, e limitando la volatilità", prosegue.
Inoltre, secondo l'esperto, i benefici del veicolo ETF consentono di investire in una strategia attiva tramite uno strumento trasparente, efficiente e a basso costo, negoziabile in modo continuo sul mercato secondario. "Questo offre una maggiore flessibilità e un controllo costante sulla componente di liquidità dei propri portafogli", afferma. "Pertanto, oggi l’investitore può accedere, in un’unica soluzione, ad una strategia che coniuga l'esperienza del Team di BlackRock Cash International, leader nella gestione della liquidità con circa 50 anni di storia e oltre 850 miliardi di dollari di masse in gestione, con la scala e la leadership della piattaforma di ETF iShares da 4.200 miliardi di dollari a livello globale", conclude.
3/8Secondo l'analisi di Daniel Morris "vi sono però dei fattori di rischio da tenere sotto controllo. Tra questi ricordiamo le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG), la regolamentazione e la volubilità del sentiment degli investitori". Nonostante questo, il professionista consiglia il BNP Paribas Easy MSCI World ESG Filtered Min TE UCITS ETF
Il fondo cerca di replicare la performance dell'indice MSCI World ESG Filtered Min TE. Si tratta di un indice azionario globale che misura la performance dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione. L'indice seleziona i titoli in base a criteri ambientali, sociali e di governance aziendale e in base agli sforzi delle società emittenti per ridurre la loro esposizione al carbone e ai combustibili fossili non convenzionali. Di conseguenza, le società coinvolte in settori con un impatto ESG negativo potenzialmente elevato, ovvero che generano più di una certa percentuale dei loro ricavi da settori quali tabacco, petrolio e gas e produzione di energia da carbone termico, quelle soggette a violazioni significative dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e quelle coinvolte in gravi controversie legate all'ESG sono escluse dall'indice.
4/8Secondo Michele Quinto il Franklin S&P500 Paris Aligned Climate UCITS ETF sarà probabilmente uno dei protagonisti del 2025, principalmente per tre motivi. Il primo è la view del gestore. "L’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti promette di cambiare il panorama politico ed economico globale, inaugurando un periodo di protezionismo che influenzerà la maggior parte degli asset investibili", dice l'esperto di Franklin Templeton.
Secondo Quinto, infatti, le politiche prospettiche del nuovo governo supportano il posizionamento del gestore attuale, ma aumentano l’incertezza. "Manteniamo un atteggiamento cautamente ottimista verso gli asset di rischio, preferendo azioni statunitensi e canadesi rispetto ai mercati al di fuori del Nord America, con una minore allocazione complessiva al reddito fisso", dice Quinto. Il secondo motivo è la sovraperformance di questo ETF rispetto all’indice S&P500: "Negli ultimi anni, lo strumento ha spesso sovraperformato l’indice, con un incremento dello 0.15% nel 2020, del 2.88% nel 2021, una sottoperformance del 3.49% nel 2022, una sovraperformance del 3.91% nel 2023 e, fino a fine novembre 2024, una sovraperformance dell’1.38 per cento", afferma. Il terzo è il fatto che sia uno strumento ESG: "l’ETF è allineato agli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica ratificati durante l’accordo di Parigi. Abbatte immediatamente del 50% le emissioni rispetto all’indice S&P500 e viene riaggiustato ogni anno per una riduzione annuale delle emissioni del 7 per cento", conclude Quinto.
5/8A seguito dell’enorme successo riscontrato negli Stati Uniti con Janus Henderson Tabula EUR AAA CLO UCITS ETF, strumento che investe attivamente sulle tranche AAA di CLO di emittenti americani, e forti l’expertise nella gestione di strumenti cartolarizzati del team Europeo, Federico Pons ha deciso di offrire esposizione anche ai CLO AAA Europei tramite un wrapping ETF UCITS.
"Le caratteristiche di questa sub-asset class sono uniche in quanto offre rendimenti pari se non superiori all’obbligazionario corporate BBB, con minore volatilità e storicamente zero default. Questo perché i CLO sono strutturati in modo che dallo stesso portafoglio si possa ottenere esposizione a diverse classi di rischio dove la AAA gode in media di un 40% di subordinazione (i detentori delle classi inferiori assorbono il primo 40% di eventuali default) e i prestiti a collaterale (loan a società high yield europee) che costituiscono il portafoglio sono a tasso variabile quindi con una duration di tasso di 0,2 anni. Inoltre, il mercato secondario ha una liquidità paragonabile all’ obbligazionario high yield ed in momenti di stress di mercato ha registrato drawdown più contenuti anche rispetto all’obbligazionario Investment Grade", dice.
Secondo l'esperto di Janus Henderson Investors, questi ultimi due punti sono stati cruciali nell’ottenere l’autorizzazione da parte del regolatore Lussemburghese a offrire l’esposizione in formato ETF UCITS. Infine, "l’approccio attivo permette di moderare ulteriormente la volatilità di portafoglio sfruttando l’esperienza ultraventennale del team di gestione e le analisi minuziose della struttura dei CLO e dei singoli loans sottostanti", conclude.
6/8"Nei prossimi mesi, manterremo una duration lunga sulla parte breve ed intermedia della curva, poiché riteniamo che i livelli attuali dei rendimenti siano sufficientemente elevati da remunerare il rischio, in combinazione con i tagli dei tassi", dice Emanuele Bellingeri presentando la view di UBS AM.
Il posizionamento della casa di gestione è invece corto sul Giappone a causa della divergenza di valutazioni e politica monetaria, ma restiamo positivi sulla valuta. "L'allentamento monetario globale in un contesto di rallentamento risulta interessante anche per il credito. Sull’investment grade non ci aspettiamo restringimenti degli spread, ma i rendimenti attuali offrono un reddito interessante e dovrebbero mantenere elevata la domanda", prosegue. UBS AM si aspetta, inoltre, volatilità sui mercati obbligazionari, a causa della presidenza Trump, dell'attuazione dei dazi e delle guerre commerciali.
"Per implementare queste view sulla parte obbligazionaria preferiamo soluzioni passive poiché, oltre alla possibilità di investire in modo diversificato nei segmenti governativi e corporate, offrono l’opportunità di selezionare l’intervallo di curva in cui investire e l’eventuale preferenza in termini di sostenibilità", afferma. "Ad esempio, l’ETF UBS (Lux) Fund Solutions – Bloomberg Japan Treasury 1-3 Year Bond UCITS ETF (JPY) permette di beneficiare dal movimento dello Yen giapponese, grazie al suo focus su scadenze molto brevi, l’ETF UBS (Lux) Fund Solutions – Sustainable Development Bank Bonds UCITS ETF (USD) permette di avere un extra rendimento rispetto ai titoli di stato americani e contribuisce a progetti sostenibili, l’ETF UBS (Lux) Fund Solutions – Bloomberg TIPS 1-10 UCITS ETF (USD) A-acc investe in titoli legati all’inflazione con scadenze fino ai 10 anni", dice.
7/8Infine, come soluzione per navigare l'incertezza attuale, Diana Lazzati di Vanguard segnala l’ETF Vanguard U.S. Treasury 0-1 Year Bond UCITS. "Replicando l’indice Bloomberg Short Treasury, offre esposizione alle obbligazioni governative US con scadenza inferiore all’anno. Per questo ha una duration che oscilla tra 0.2 e 0.3 anni e una volatilità ridotta", spiega la professionista.
"Nonostante non faccia prestito titoli, in linea con tutti gli altri ETF della gamma obbligazionaria Vanguard, ha un ottimo tracking dell’indice, anche grazie al TER estremamente contenuto di soli 5bps Nato ad aprile 2020, ha masse che hanno già raggiunto i 4,5 miliardi di euro", dice.
"In generale è utilizzato come strumento per impiegare la liquidità ad un rendimento interessante, per 'parcheggiare' i fondi in attesa di nuove opportunità di investimento e per prendere esposizione al dollaro statunitense, senza aumentare la duration", conclude Lazzati.
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