ETF Smart beta, la corsa continua

DonkerDink, Flickr, Creative Commons
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Gli ETF Smart Beta, che rappresentano il segmento più innovativo dei prodotti di investimento passivi, sono cresciuti notevolemente negli ultimi anni sia in termini di prodotti disponibili che di masse gestite. Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito a una costante crescita del mercato degli ETF Smart Beta a livelo globale, con un tasso di crescita composto annuo del 31,9%. Queste strategie stanno assumendo un ruolo fondamentale nella costruzione dei portafogli, in quanto consentono di combinare le funzionalità trasparenti e efficienti della gestione passiva con alcune delle tecniche proprie delle strategie attive e di migliorare il rendimento aggiustato per il rischio di un portafoglio.

Nella prima parte del 2017 in Europa l’attenzione si è concentrata soprattutto sulle strategie factor allocation, in particolare sugli ETF Multi-factor e Value, mentre i flussi sul mercato italiano confermano i trend presenti in Europa, con un interesse più consistente verso le strategie Value. In termini generali, secondo i dati di ETFGI, società indipendente specializzata nell’analisi del settore degli ETP, a fine luglio gli asset investiti in ETF Smart Beta azionari globali hanno raggiunto i 607 miliardi di dollari. Entrando più nel dettaglio, gli asset investiti in ETF Smart Beta azionari quotati negli Stati Uniti hanno hanno toccato quota 538,6 miliardi di dollari, mentre in Europa hanno raggiunto i 44,8 miliardi di dollari. 

Nel mese di luglio gli Smart Beta hanno raccolto 6,4 miliardi di dollari a livello globale, facendo registrare una crescita del 17,8% in termini di asset dall’inizio dell’anno, passando da 515,2 miliardi a 607,2 miliardi. In particolare, l’89% degli asset sono investiti in 621 ETF domiciati e quotati negli Stati Uniti, mentre il 76% degli Smart Beta globali sono investiti in 499 prodotti che sono esposti al mercato azionario statunitense. Tra gli ETF provider che hanno raccolto più capitali destinati agli Smart Beta troviamo iShares e Vanguard con 1,5 miliardi di dollari.