Prodotti etici, cioè, valutazione extra finanziaria delle società che conformano i portafogli. Questi prodotti hanno vissuto un crescente appetito durante gli ultimi anni. Per quanto riguarda il patrimonio, nel dicembre del 1999 contavano su 11 miliardi di euro in Europa, oggi la quota ha raggiunto oltre i 108 miliardi. Anche se parliamo di offerta, l'incremento è stato esponenziale: nel 2001 gli investitori contavano su 280 fondi etici, alla fine del 2013 c'erano già più di 920 comparti. Un 30% in più in 12 anni.
Etica sgr è una società di gestione del risparmio costituita nel 2000 ed operativa dal febbraio del 2003, che istituisce e promuove esclusivamente fondi comuni di investimento socialmente responsabili con lo scopo di "rappresentare i valori della finanza etica nei mercati finanziari, sensibilizzando il pubblico e gli operatori finanziari nei confronti degli investimenti socialmente responsabili e della responsabilità sociale d'impresa".
Secondo Alessandra Viscovi, direttore generale, "Etica sgr è attualmente l'unica società di gestione del risparmio italiana che istituisce esclusivamente fondi comuni di investimento socialmente responsabili, disponibili sia per la clientela retail sia per quella istituzionale. I nostri investimenti sono guidati da un'attenta analisi, svolta da un team interno secondo una metodologia proprietaria e certificata UNI ISO 9001, che prende in considerazione criteri di ordine ambientale, sociale e di governance".
Quando si cerca di conformare un pool di investimento diversificato e adatto al profilo di oggi tipologia di cliente, si valutano diverse fonti di "assemblaggio", quindi la stabilità e compromesso dell'emittente è fondamentale. Viscovi ci racconta, "Uno degli aspetti fondamentali da chiarire, su cui nel nostro Paese si tende ancora a fare confusione, è che i fondi socialmente responsabili non sono prodotti che fanno beneficenza.
Sono fondi che investono i risparmi dei clienti con un approccio diverso dagli altri fondi comuni, ma sempre con l’obiettivo di perseguire rendimenti soddisfacenti. L’analisi di responsabilità sociale degli emittenti va ad integrare le classiche valutazioni di carattere economico e finanziario: con questo approccio è possibile contribuire allo sviluppo di un sistema economico più solidale e sostenibile, soprattutto nel medio-lungo periodo. In questo modo si riducono notevolmente gli effetti della speculazione finanziaria, tornando ad investire nella vera economia e in particolare in quelle aziende che puntando ad un approccio sostenibile stanno guardando realmente al futuro".
E alla domanda: quali saranno le tendenze di questa categoria di prodotto in futuro?, Alessandra Viscovi rivela, "Quando la nostra società è nata, più di dieci anni fa, il mercato era molto diverso. In Italia c’era poca conoscenza della finanza responsabile. Abbiamo fatto molta strada da allora. I piccoli risparmiatori, ma anche i grandi istituzionali, hanno imparato a conoscerci e ad apprezzarci. Basti pensare che da un recente sondaggio svolto tra i nostri clienti è emerso un livello di soddisfazione del 99%. D’altronde veniamo da un decennio molto particolare, che ha visto entrare in crisi la cosiddetta “finanza tradizionale”.
Tra i risparmiatori è maturata l’esigenza di un utilizzo più responsabile dei risparmi, il bisogno di prodotti trasparenti e legati all’economia reale, ma allo stesso tempo in grado di offrire performance di livello. I dati di raccolta ce lo confermano. E dalla ultime rilevazioni Assogestioni, tra i clienti di fondi etici in Italia quasi uno su due sceglie noi, a testimonianza del fatto che ci vuole una coerenza valoriale di fondo tra i prodotti e l’azienda che li propone", conclude.