Particolarmente affermati nel mondo anglosassone, i family office si stanno sviluppando sempre di più anche in Italia. “In realtà, nel nostro Paese, il servizio di family office per le grandi famiglie, praticamente, c’è sempre stato. In origine era il commercialista-fiscalista che gestiva ogni aspetto delle attività personali e aziendali della famiglia, essendo molto spesso nei collegi sindacali e al fianco degli imprenditori in ognuna delle loro sfaccettature, persino gestendo i loro hobby”. A parlare è Alessandro Sannini, amministratore delegato di Koinè che, nel ripercorrere l'evoluzione del family office in Italia, spiega che inizialmente è stato un'esigenza delle grandi dinastie industriali. “Pioniere sono state le grandi dinastie imprenditoriali, che hanno creato in casa i propri family office, come la famiglia Zambon, degli industriali chimico-farmaceutici vicentini – ricorda Sannini - i Pallavicini, blasonata famiglia romana, i Tosetti di Torino, i Branca, proprietari del famoso Fernet Branca, i Manuli, acciaierie, i Boroli-Drago, proprietari della De Agostini. Per non parlare poi ovviamente degli Agnelli o di Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica”. Tutte queste importanti famiglie hanno, e hanno avuto in passato, un family office che custodisce i beni e i segreti di casa. Con il passare del tempo, poi questi servizi di family office si sono sviluppati anche per una clientela private, ma con partrimoni più contenuti.
Family office, la struttura vincente del business model sartoriale

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