Il fatto che si tratti di un fondo sanitario, un settore storicamente difensivo, non significa che il gestore non debba valutare una serie di rischi quando costruisce il portafoglio.
Questo fondo di Fidelity International ha ottenuto il Marchio FundsPeople 2020 con Rating Blockbuster e Consistente. L'obiettivo del Fidelity Funds Global Health Care Fund gestito da Alex Gold è investire in società di qualità del settore sanitario per “ottenere rendimenti risk-adjusted elevati, basandosi sempre su un'analisi fondamentale completa", afferma il gestore.
Secondo Gold, il tema sanitario e l’interesse che questo suscita non sono solo una conseguenza temporanea della crisi innescata dal Covid-19 ma derivano anche da dinamiche demografiche che vanno ben oltre il breve periodo. "Il motore trainante del settore è l'invecchiamento della popolazione che aumenta l’esigenza di assistenza sanitaria. Ad esempio, entro il 2050 la quota di ultrasessantacinquenni salirà da circa l'8% al 16% della popolazione mondiale", afferma il gestore, motivo per cui prevede un aumento della domanda e delle spese mediche in futuro.
Nel processo di investimento il gestore presta particolare attenzione alla protezione del capitale nelle fasi ribassiste del mercato, il che spiega le performance costanti che il fondo ha mantenuto fin dal suo lancio, a cui si aggiunge l'analisi fondamentale. Tra le ultime variazioni apportate al portafoglio, vi è il significativo aumento delle posizioni farmaceutiche e biotecnologiche, che rappresentano il 50% del fondo, e la riduzione delle società operanti nel medtech fino al 21% del totale.
Il fatto che si tratti di un fondo sanitario, un settore storicamente difensivo, non significa che il gestore non debba valutare una serie di rischi quando costruisce il portafoglio. "Il rischio maggiore per la performance del fondo, rispetto all'indice, è sempre stato il sottopeso sul settore farmaceutico che, in tempi di turbolenza e debolezza del mercato, risulta più resiliente rispetto ad altri comparti sanitari e al mercato nel suo complesso". Il gestore è convinto che “il sovrappeso sui titoli di alta qualità e ad alto rendimento dovrebbe garantire comunque al fondo di sovraperformare il benchmark a lungo termine, vista la capacità di queste società di riallocare il capitale in aree ad alta crescita". In altre parole, la selezione dei titoli compensa il mancato investimento nel settore farmaceutico.