In una fase di normalizzazione all'interno del settore bancario, Davide Marchesin, gestore del team azionario non direzionale di GAM, predilige un approccio stock picking basato su un'analisi di tipo bottom-up.
Negli ultimi anni, in particolare dal 2011 fino alla prima parte del 2016, i settori difensivi hanno garantito migliori performance rispetto a quelli ciclici. Già ad agosto dello scorso anno, abbiamo osservato una prima fase rialzista dei settori ciclici durata un mese e mezzo, che si è protratta fino a metà settembre, guidata principalmente dal settore bancario e dei beni discrezionali. Con la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, abbiamo assistito ad una rotazione dai settori difensivi, più ‘cari’, a quelli ciclici, che si è conclusa a febbraio di quest’anno. Tuttavia, già nella seconda parte del 2016 diversi gestori hanno aumentato l’esposizione ai settori value, che sono più sensibili all’aumento dei tassi di interesse. Dando uno sguardo alla performance dei singoli settori nei primi otto mesi dell’anno, secondo i dati Morningstar, tra i più performanti troviamo i settori ciclici, in particolare il comparto tecnologico (+19,6%), industriale (+15,4%) e quello finanziario (+12,4%). Il buon andamento del settore finanziario è stato favorito da diversi fattori quali il miglioramento del contesto macroeconomico, il rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che di fatto sta contribuendo a generare margini di interesse netti superiori, l’accelerazione della crescita economica globale e l’aumento graduale dell’inflazione. In particolare, in un periodo di consolidamento della crescita economica globale, con l’Europa che nel primo semestre del 2017 è cresciuta più velocemente rispetto agli Stati Uniti, l’aumento dei prestiti bancari porta di fatto ad un miglioramento della redditività del settore bancario.
Secondo Davide Marchesin, gestore del team azionario non direzionale di GAM, il settore dei finanziari offre ottime opportunità di generare rendimenti positivi, derivanti dalla marcata differenza in termini di performance tra società ben gestite e società che ancora non sono state in grado di riposizionarsi. In particolare, in una fase di normalizzazione all’interno del settore bancario, l’approccio di stock picking basato su un’analisi di tipo bottom-up, guadagna slancio rispetto ad un approccio top-down. In termini di performance, dopo un 2016 difficile per il settore, nei primi otto mesi dell’anno l’indice MSCI Europe Financials ha guadagnato l’8,55%. Il settore bancario europeo, che ha un peso del 55% nell’indice, scambia su valutazioni interessanti, mentre il comparto assicurativo sta vivendo una fase di rallentamento della crescita dei profitti e presenta valutazioni piuttosto piene.
"Abbiamo un’opinione costruttiva sui titoli finanziari del Vecchio Continente rispetto agli omologhi USA. L’economia europea nel complesso è in fase di miglioramento, e tale ripresa si sta consolidando anche tra i peripherals come Irlanda, Spagna e Italia", afferma il fund manager. Nel nostro Paese stiamo assistendo ad un processo di ristrutturazione e trasformazione del settore bancario, che sta portando avanti una strategia di smaltimento dei crediti deteriorati, che sono diminuiti dall’8% al 6%. La strategia di pulizia dei bilanci e la ripresa dell’economia stanno consentendo alle banche italiane di migliorare la loro solidità patrimoniale e di ridurre il peso dei non-performing loan, con l’obiettivo di recuperare un livello di redditività soddisfacente.
I fondi azionari settore servizi finanziari con rating Consistente
Fonte dati: Morningstar Direct al 30/09/2017