Fineco AM, la sostenibilità oltre il prodotto

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Fabio Melisso, CEO, Fineco Asset Management

La sensibilità dei risparmiatori alle tematiche ambientali, di governance e sociali (i c.d. criteri ESG) e, più in generale, alla sostenibilità dei loro portafogli di investimento, è cresciuta significativamente negli ultimi anni.

Una crescita testimoniata dai numeri: il 2019 ha visto 120 miliardi di euro di nuovi flussi su fondi sostenibili, solo in Europa, ed emissioni record di green bond, pari a 250 miliardi di dollari. L’industria del risparmio gestito ha saputo cogliere e stimolare questo interesse offrendo fondi di investimento sempre più focalizzati sui criteri ESG e in senso ampio sulla sostenibilità. Gli investitori hanno iniziato a considerare nelle loro scelte di investimento la possibilità di allineare i propri investimenti in questa direzione. "Ma la sostenibilità di un asset manager si limita solo ai prodotti che costruisce, o deve anche considerare un approccio più trasparente nei confronti del cliente?", domanda Fabio Melisso, CEO di Fineco Asset Management

Fineco Asset Management, società irlandese di gestione del risparmio interamente partecipata da Fineco Bank, punta a far evolvere il concetto di sostenibilità, aggiungendovi per prima un nuovo tassello: i costi. "Per questo, in occasione del secondo anniversario dalla sua nascita, abbiamo lanciato il bollino No Performance Fees, per sensibilizzare l’intero settore del risparmio gestito sull’impatto delle commissioni di performance sulla sostenibilità del business e sulla relazione con il cliente finale", spiega. “In quanto asset manager, abbiamo grandi responsabilità verso il mondo che ci circonda e le strategie di investimento sostenibili ci permettono di adempiervi. Ma costruire portafogli applicando filtri non può bastare. Il nostro essere sostenibili deve includere il giusto prezzo a beneficio concreto di tutti i nostri stakeholders: clienti, consulenti e azionisti”, commenta Fabio Melisso. 

“Oggi vogliamo promuovere il concetto di sostenibilità evoluta, che passa dal principio di fair price, vale a dire giusta remunerazione del servizio erogato alla clientela. Per farlo, proponiamo un bollino No Performance Fees che permetta a tutti gli stakeholder di distinguere quei fondi di investimento e quegli asset manager che non applicano le commissioni di performance, una componente addizionale di costi a danno dei risparmi della comunità. Insomma, vogliamo identificarci come operatori pienamente sostenibili".

Melisso conclude: "Il valore creato viene equamente diviso per tre tra cliente, consulente e Gruppo".