Fineco quota 11 ETF in Borsa. È la prima volta per un gruppo italiano

Fineco AM (FundsPeople)

“Uno step evolutivo importante nella direzione dell’efficientamento dei costi e delle opportunità di investimento”. Un messaggio concreto e centrale, quello di Fabio Melisso, CEO di Fineco Asset Management, nell’introdurre la conferenza stampa sulla quotazione dei primi 11 ETF della società in Borsa Italiana. Dettaglio importante: si tratta della prima volta di un gruppo italiano come emittente di ETF. La notizia era stata anticipata lo scorso agosto, a margine della presentazione dei risultati del gruppo. Il 10 ottobre, intorno alle 10,30 del mattino la quotazione ufficiale, salutato dal tradizionale suono della campanella a Piazza Affari. Si tratta di sei ETF azionari e cinque obbligazionari sviluppati internamente dal team della società irlandese di gestione del risparmio nata nel 2018 e interamente partecipata da FinecoBank.

Degli strumenti indicizzati, otto sono classificati tra i prodotti a norma dell’articolo 8 SFDR (tre azionari e tutti e cinque gli obbligazionari), dunque promuovono, tra le altre, caratteristiche di sostenibilità ambientale o sociale, o una combinazione tra le due. “Si tratta di strumenti che potevamo replicare con un indice già presente sul mercato – rimarca Melisso –, non ci siamo accontentati di questo e abbiamo costruito da zero gli indici, su cui poi andiamo ad agganciare la nostra performance, realizzati con un player affermato che è MSCI”. Con la nuova famiglia di strumenti finanziari, continua il CEO, “Fineco AM rende la propria offerta in linea coi grandi Gruppi globali per ampiezza del proprio catalogo e diversificazione di prodotto. Dopo avere introdotto i fondi a costruzione passiva nella consulenza finanziaria in Italia grazie ai Passive Underlyings, qualche mese fa, siamo ora orgogliosi di proseguire in maniera complementare il nostro percorso di innovazione tramite la quotazione di questi ETF su Borsa Italiana”.

I tre criteri

Sono tre i criteri alla base della costruzione degli 11 replicanti. In primis l’individuazione di tematiche stutturali nel portafoglio dei clienti: “Temi attuali, come la tecnologia o la Cyber Security ma con un orizzonte di investimento di lungo periodo”, precisa ancora Melisso. A questo si associa l’approccio dedicato alla sostenibilità “ancora più rigoroso nel fixed income”. Terzo criterio: “Un universo con una liquidità che possa garantire una contrattazione continua e sana. Per questo ci siamo affidati a un market maker globale come Bnp Paribas”.

I prodotti

I sei comparti azionari coprono settori sia tradizionali, sia legati all’innovazione. Di questi, tre si focalizzano su sicurezza informatica (Fineco AM MSCI ACWI IMI Cyber Security UCITS ETF); semiconduttori (Fineco AM MSCI World Semiconductors and Semiconductor Equipment UCITS ETF); e materie prime (Fineco AM MSCI World Metals and Mining UCITS ETF). I restanti ETF, ex art. 8 SFDR, sono dedicati a innovazione o tecnologia sostenibile (Fineco AM MSCI World Information Technology ESG Leaders 20% Capped UCITS ETF), settori tradizionali o consumi sostenibili (Fineco AM MSCI World Consumer Staples ESG Leaders UCITS ETF) e finanza globale sostenibile (Fineco AM MSCI World Financials ESG Leaders UCITS ETF).

Gli Etf obbligazionari coprono un’offerta corporate sostenibile: i cinque strumenti sono, infatti, tutti classificati come prodotti a norma dell’articolo 8 SFDR. Si tratta del Fineco AM MSCI USD HY SRI Sustainable Corporate Bond UCITS ETF; Fineco AM MSCI EUR HY SRI Sustainable Corporate Bond UCITS ETF; Fineco AM MSCI EUR IG SRI Sustainable ex Fossil Fuel (1-3y) Corporate Bond UCITS ETF; Fineco AM MSCI EUR IG SRI Sustainable ex Fossil Fuel Corporate Bond UCITS ETF Profilo e Fineco AM MSCI USD IG Liquid SRI Sustainable Corporate Bond UCITS ETF.

La scelta, in questo caso, è andata in direzione degli ESG leaders, ossia le società che si posizionano nella parte più sostenibile del ranking escludendo, quindi, oltre il 50% dell’universo investibile. “Applichiamo questo filtro, a cui si aggiungono criteri di esclusione interni alla nostra società. Criteri che si possono sovrapporre a quello di MSCI, ma possono anche implementarlo, sulla base delle disposizioni del Sustainability Committee interno a Fineco che si riunisce a cadenza trimestrale”, sottolinea Lorenzo Di Pietrantonio, che ha fatto da poco il suo ingresso in Fineco AM come Chief Investment Officer. “Dei cinque indici azionari – ricorda il CIO -, due sono standard, quelli ESG sono customizzati insieme a MSCI, mentre i fixed income sono interamente SRI”.

La clientela

Il target non sono soltanto i clienti Fineco. “I nuovi strumenti saranno accessibili a tutti i risparmiatori”, precisa il CEO, che riporta tuttavia un focus particolare sulle nuove generazioni di investitori (“i Millennials sono molto focalizzati sugli ETF”). Nell’obiettivo della società si tratta di prodotti “utili anche per fasce di clientela più evoluta, soprattutto in queste condizioni di mercato. Clienti che non si accontentano più dei soli strumenti tradizionali e guardano anche a prodotti efficienti, con costi contenuti”. Si tratta, in definitiva, “di prodotti aperti a tutti e che in Fineco sono utilizzati anche come ottimizzatori di costi all’interno delle nostre soluzioni di portafoglio”.