First Trust quota un ETF su cloud computing

Caspar Camille Rubin, Unsplash
Caspar Camille Rubin, Unsplash

First Trust ha annunciato la quotazione su Borsa Italiana di un nuovo ETF che permetterà l'esposizione alle realtà del settore cloud computing. Lo strumento replica l'indice ISE CTA Cloud Computing che include società che forniscono prodotti tecnologici, servizi e applicazioni offerti via Internet, contrariamente alla tradizionale elaborazione focalizzata su applicazioni per desktop computer. Per essere incluso nell'indice un titolo deve essere classificato come società Cloud Computing dalla Consumer Technology Association (CTA).

I titoli sono classificati in base ai seguenti tre segmenti operativi:

Infrastructure-as-a-Service (IaaS): società che offrono infrastrutture di cloud computing (server, archiviazione e reti) come servizio on-demand.

Platform-as-a-Service (PaaS): società che offrono una piattaforma per la creazione di software sotto forma di virtualizzazione, middleware e/o sistemi operativi, a loro volta offerti su Internet.

Software-as-a-Service (SaaS): società che offrono applicazioni software su Internet che consentono ad altre società di condurre le loro attività usando l’applicazione.

"L’Indice", spiegano da First trust, "adotta una metodologia equi ponderata modificata chiamata Cloud Score Weighting. A ogni valutazione dell’indice, a ciascun titolo è attribuito il corrispondente Cloud Score calcolato in base all’appartenenza a ciascuno dei segmenti, IaaS, PaaS e SaaS, oppure 0 qualora non rientri in alcuno di essi. Può essere ottenuto il punteggio massimo di sei (tre per IaaS, due per PaaS, uno per SaaS). Il punteggio totale di ogni società è diviso per la somma totale dei punteggi nell’universo allo scopo di determinare la ponderazione di ciascun titolo. Le ponderazioni dei singoli titoli possono raggiungere un massimo del 4,5%".

II fenomeno Cloud Computing in numeri

Il First Trust Cloud Computing UCITS ETF mira ad offrire esposizione ad un settore in rapida crescita, strutturale per il supporto e la gestione delle infrastrutture relative alla rivoluzione tecnologica digitale in atto.

"Il mercato internazionale dei servizi cloud pubblici", sottolineano dalla società, "è previsto in crescita del 17% dal 2019 al 2020, per un totale di 227,8 miliardi di dollari USA". "Si stima inoltre che entro il 2022 il 75% di tutti i database sarà collocato o migrato su una piattaforma cloud. I ricavi da servizi cloud sono inoltre attesi in crescita da 227,8 miliardi di sollari nel 2019 a 354,6 miliardi nel 2022 (Dati Gartner Inc.)", è inoltre riportato.

“Dal lancio di FSKY alla London Stock Exchange a dicembre, abbiamo notato un notevole interesse sia tra i consulenti che tra i gestori, alla ricerca di soluzioni in grado di offrire strategie efficienti per soddisfare la crescente domanda del mercato cloud pubblico globale”, ha dichiarato Gregg Guerin, First Trust senior product specialist.

“Secondo la società cloud Oracle, attualmente solo il 20% del computing aziendale è sul cloud e poiché Gartner prevede che i ricavi da servizi cloud pubblici siano destinati a salire da USD 227,8 miliardi (novembre 2019) a USD 354,6 miliardi entro il 2020, riteniamo che il cloud offra un’indiscutibile grande opportunità di crescita basata su operatori specializzati”, ha aggiunto Guerin.