La percezione che gli investitori hanno del mercato oggi è molto diversa da quella di un anno fa. Se ieri guardavano (e guardavamo) alle valutazioni altissime temendo l’esplosione di una bolla, oggi siamo spettatori della crisi energetica, di quella delle catene di approvvigionamento e della crescita dell’inflazione. La correlazione negativa tra azioni e obbligazioni è scardinata e oggi i portafogli 60-40 non sono più una certezza.
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