Fondi a cedola, l'asset class si conferma come la seconda categoria che più cresce

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I fondi a cedola hanno basato il loro fascino sulla certezza offerta all'investitore nel trasformare numeri e percentuali in denaro recorrente. Questi veicoli offrono cedole con scandenze trimestrali o semestrali, essendo ciò il loro maggior vantaggio.

Abbiamo chiesto l'opinione di professionisti locali speccializzati per capire su quale durata stanno puntando e come vedono, in termini di crescita, i fondi a cedola per il prossimo semestre.
Sabrina Racca, responsabile Reti Distributive di Eurizon Capital SGR, ci racconta le loro priorità, "l’orizzonte temporale di riferimento è una caratteristica fondamentale nella definizione di un nuovo prodotto d’investimento.  Attualmente stiamo privilegiando portafogli con una scadenza intorno ai 5 anni, in considerazione delle limitate opportunità di rendimento offerte dai tassi a breve. Cerchiamo così di accompagnare il risparmiatore italiano ad allungare l’orizzonte dei propri investimenti tendenzialmente concentrati su scadenze brevi, per incrementare le prospettive di rendimento".

Dal punto di vista di Anima SGR, attraverso Davide Gatti, direttore vendite, "il valore aggiunto dei fondi a cedola consiste nella possibilità di investire nei mercati finanziari con uno strumento semplice e chiaro. In particolare, sono tre gli aspetti che gli investitori più apprezzano: il fatto di rappresentare la soluzione più simile ad un’obbligazione; la presenza di una scadenza certa e quindi di un orizzonte temporale predefinito e, ancora, la distribuzione di una cedola periodica. 

Proseguendo sulla strada dell’innovazione di prodotto che contraddistingue Anima SGR e al contempo constatando che chi sottoscrive questa tipologia di fondi tende a rimanere investito per un periodo di tempo in media più elevato rispetto ai fondi tradizionali, in alcuni casi ci stiamo orientando verso scadenze più lunghe, ovvero pari a 6-7 anni, per due ragioni: per cercare di cogliere tutte le opportunità di rendimento offerte da particolari tratti della curva, valorizzando così il portafoglio obbligazionario; per inserire, a fronte dei tassi ai minimi storici degli ultimi mesi, una componente azionaria, in grado di affiancare alla protezione del capitale la  ricerca di performance più elevate", conclude.

Entrambi i professionisti coincidono sul fatto di prevedere una raccolta ancora positiva per il secondo semestre dell'anno, incrementando anche l'offerta di prodotti per una maggior adatibilità alle diverse richieste.