La fund selection sta attraversando una fase di trasformazione profonda, in cui competenze tecniche, capacità analitiche e conoscenza del quadro normativo convergono in un modello professionale sempre più evoluto. L’ingresso di strumenti digitali avanzati, l’espansione dei dataset e la disponibilità di modelli quantitativi sofisticati stanno modificando l’operatività quotidiana, imponendo al selezionatore una solida padronanza dei processi e un approccio data-driven. Parallelamente, l’evoluzione della regolamentazione richiede una lettura continua del suo impatto su prodotti, processi e soluzioni destinate alla distribuzione, rendendo la compliance parte integrante delle decisioni di selezione. La crescente complessità informativa, alimentata da sostenibilità, personalizzazione spinta e nuovi veicoli d’investimento, esige inoltre uno spirito critico capace di interpretare dati e strategie oltre la dimensione algoritmica. È partendo da questo scenario che si è dipanata la seconda tavola rotonda organizzata alla prima edizione dell’evento “Il giorno del fund selector”, organizzato a Milano da FundsPeople. Il fund selector è infatti diventato un nodo cruciale nell’integrazione tra innovazione tecnologica, esigenze della clientela e architetture di gestione, favorendo lo sviluppo di soluzioni più efficienti e allineate ai cambiamenti demografici e distributivi. Il ruolo evolve verso un modello professionale aggiornato, sostenuto da competenze digitali avanzate, capacità di lettura prospettica e un uso consapevole degli strumenti predittivi, sempre bilanciati dall’esperienza e dal giudizio critico.
Formazione, trend e prospettive future del fund selector

Il giorno del fund selector. Foto di Enrico Frascati
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