Come si struttura il team?
Il team italiano di Fund Selection di Amundi operativo nella sede di Milano include sette analisti, focalizzati sull’attività di investment due diligence, ed è parte del più ampio team globale che comprende sia operational due diligence analyst che investment due diligence analyst, per un totale di circa 25 professionisti. La peculiarità del team di selezione di Amundi consiste nel fatto che ogni investment due diligence analyst è anche portfolio manager ed è responsabile per la gestione di “building block”, ovvero di portafogli sulle singole asset class rappresentativi delle idee ad alta convinzione nell’universo investibile oggetto di copertura da parte dell’analista. La squadra italiana si divide tra specialisti nell’ambito equity, bond e multi-asset. Il team di fund selection Amundi è composto da: Barbara Costa, head of fund selection di Amundi SGR e Head of Equity Selection di Amundi, e sei portfolio selection analyst: Flavia Bucci, Cristina Rovati, Filippo Valvona, Federico Senna, Alfonso Ventura, Giuseppe Rapuano.
Le caratteristiche che dovrebbe avere un buon team
Un buon team di Fund Selection dovrebbe avere innanzitutto le adeguate competenze tecniche per analizzare in modo appropriato l’universo investibile. A tal proposito, riteniamo fondamentale la complementarietà dei profili, che assicura il giusto mix tra competenze quantitative e qualitative. Essenziale è, inoltre, la collaborazione tra analisti poiché lo scambio di idee di investimento differenti crea valore aggiunto e rappresenta un elemento basilare per un dibattito costruttivo.
Riteniamo però che la capacità dei membri del team nel creare un ambiente lavorativo stimolante, ma al tempo stesso flessibile e collaborativo, rappresenti la caratteristica prioritaria, perché consente alle persone di esprimere al meglio il proprio potenziale.
Quali sono le “qualità individuali” necessarie per formare una buona squadra.
Le qualità individuali principali sono quelle necessarie per poter formare un team con le caratteristiche positive menzionate nel punto precedente. La capacità dei singoli professionisti di analizzare al meglio strategie di diverso tipo e complessità e di generare idee di investimento su base continuativa rappresenta uno dei punti cardine. Naturalmente, ogni membro del team analizza e gestisce portafogli in relazione alle proprie attitudini e al proprio background. Fondamentale è lo stimolo a volersi sempre aggiornare e a non rimanere ancorati alle proprie idee e convinzioni consolidate negli anni.
Un’altra attitudine valorizzata nel nostro team è legata alla cultura del confronto costruttivo e alla propensione alla condivisione delle diverse competenze tra analisti in modo da potersi supportare e crescere reciprocamente (knowledge transfer). Ciò si riflette direttamente nell’organizzazione del team, per cui ogni investment due diligence analyst è di fatto responsabile per una o più asset class, ma ha un punto di riferimento diretto con cui dibattere nell’analista di back-up, oltre che nei numerosi momenti di confronto, formali e non, con tutti gli altri colleghi.
Da ultimo, ci preme sottolineare che la presenza di qualità alla base dei rapporti umani, che incoraggiano un ambiente di lavoro stimolante e al tempo stesso sereno, sono state sempre al primo posto nella selezione dei nuovi membri del team.
Nella vostra attività, è prevista l’organizzazione di team building?
Il team italiano di Fund Selection è parte del più ampio team globale che include analisti basati a Dublino e Parigi. La comunicazione è continua e costante attraverso momenti di incontro formali e non, che non si svolgono unicamente in modalità virtuale. Sono previste inoltre occasioni in cui tutto il team globale si ritrova fisicamente per riflettere sulle modalità di svolgimento dell’attività o su specifici aspetti della stessa, e discutere assieme delle potenziali innovazioni da introdurre.
Quali sfide pensate debba affrontare la selezione dei fondi nei prossimi mesi?
Nei prossimi mesi le sfide che si troverà ad affrontare la selezione fondi saranno molteplici ma possiamo racchiuderle in due filoni principali: mercato e innovazione tecnologica. Nel primo caso, bisognerà porre particolare attenzione alla volatilità dei mercati, dove l’incertezza economica globale, le elezioni americane, le tensioni geopolitiche e le difficoltà di previsione delle politiche monetarie delle banche centrali renderanno più complessa la scelta dei fondi con un profilo di rischio adeguato. Sull’altro versante, le nuove tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, la blockchain e persino le crypto currency, evolvono rapidamente richiedendo pertanto nuove e specifiche competenze unitamente a una profonda conoscenza del settore. Per affrontare queste sfide i fund selector dovranno investire in formazione e aggiornare continuamente le loro competenze tecnologiche.
1/6