Fondo Byblos, che a oggi conta 39 mila iscritti, vanta un comparto (il dinamico) articolo 8 SFDR e mira a collocarsi come fondo compliant a SRD II nel breve periodo.
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Un fondo pensione indirizzato a una platea composta da professionalità varie e che ha già operato importanti passi in avanti in fatto di investimenti alternativi e sostenibilità. Byblos è il fondo per i lavoratori dipendenti delle aziende grafiche, editoriali, della carta e del cartone, cartotecniche, trasformatrici e per i lavoratori delle imprese del cinema e dello spettacolo: diverse professionalità, si è detto, che si traducono in 39 mila iscritti per un patrimonio in gestione pari a 935 milioni di euro (fonte: Byblos, dati al 30 settembre 2023). “C’è stata una lieve flessione, circa 2.600 unità, nel numero di iscritti al fondo, questo per via della cancellazione di ‘posizioni a zero’ al fine di ottemperare alla delibera Covip sulla trasparenza”, spiega a FundsPeople Aldo Gentile, responsabile funzione finanza di Byblos indicando come la flessione fisiologica rientri nel tracciato di una curva in crescita, con circa 3 mila adesioni annue. Per motivi diversi, lo scorso anno anche le masse hanno visto una riduzione, passando dai 985 milioni del 2021 ai 903 milioni di dicembre 2022 (dati al 30 dicembre 2022, fonte: Decimo report Itinerari Previdenziali), “una diminuzione, anche in questo caso motivata dall’andamento del mercato, tanto che nei primi nove mesi del 2023 il patrimonio è risalito (di oltre 32 milioni ndr.), a conferma di flussi positivi che si attestano intorno ai 5 milioni annui”.
I comparti
Il fondo dà ai suoi iscritti la possibilità di scegliere fra tre comparti: garantito, bilanciato e dinamico, secondo la suddivisione “classica” in termini di avversione al rischio. “Il comparto garantito prevede, ad oggi, un’allocazione obbligazionaria pari al 95%”, afferma Gentile, che indica come questa percentuale si riduca, via via, nel comparto bilanciato (65%-35%) e in quello dinamico, in cui il peso dell’azionario arriva al 60 per cento. Quest’ultimo ha anche la quota inferiore di masse e iscritti (circa 40 milioni, il 6%, per 2.167 aderenti), tuttavia Gentile sottolinea come, pur in assenza di un percorso life cycle “il comparto dinamico è anche quello che attrae la maggiore quota di iscritti con un’età anagrafica inferiore”. Il garantito cuba il 20% circa del patrimonio totale (200 milioni e quasi 8.100 iscritti) e il bilanciato la quota maggiore: 700 milioni e 28.767 iscritti. Ed è proprio sul bilanciato che l’esperto richiama l’attenzione data l’attuale allocazione “in fase di assestamento”. Quest’anno, afferma, “abbiamo affidato un mandato di investimento in fondi alternativi che andrà a coprire fino al 15% del comparto”; e nel 2024, la nuova strategia andrà a “decurtare” l’attuale benchmark di comparto dedicato a obbligazionari e azionari.
Alternativi
L’investimento in strumenti alternativi (private equity, private debt e infrastrutture) non è una novità per Fondo Byblos: risale al 2017, “quando abbiamo sottoscritto tre fondi di private debt a cui, nel 2021, se n’è aggiunto un quarto. A quel punto ci siamo interrogati sull’opportunità di inserire in forma più strutturale questa asset class nei nostri investimenti”. Da qui il mandato di gestione a una società “a cui abbiamo conferito i fondi già presenti in portafoglio, con l’aggiunta di altri sette fondi in private equity, private debt e infrastrutture”. Una decisione maturata in un’epoca di tassi bassi (il 2017) al fine di ricercare maggiori rendimenti, e mantenuta (anzi, ampliata) nello scenario recente di tassi alti per l’elemento diversificativo.
Un dettaglio finale va poi al percorso sostenibile avviato dal fondo. “Attualmente stiamo redigendo una policy ESG che andrà a comprendere gli investimenti (il comparto dinamico è articolo 8 e prevediamo in futuro di ampliare la gamma di prodotti articolo 8) e a integrare la politica di impegno in linea con la Direttiva Shareholder Rights II (per cui siamo già partial comply) con l’introduzione della politica di voto”. Su quest’ultimo punto il fondo si è attivato a livello organizzativo all’interno di un’iniziativa guidata da Assofondipensione. L’obiettivo, nel breve, conclude Gentile, “è collocarci come fondo comply ai sensi di SRD II”.
Leggi l'intervista anche sul magazine FundsPeople di dicembre, n. 79.