Germini (Euromobiliare AM SGR): “La gestione attiva farà la differenza”

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Francesco Germini, foto ceduta (Euromobiliare AM SGR)

Un team di gestori e un back office che emetteva degli ordini. Nel 1984, quando nasceva Euromobiliare AM SGR (tra le prime in Italia), il mondo del risparmio gestito era tutta un’altra storia. Oggi, con un organico di 62 professionisti, AuM pari a oltre 14 miliardi di euro e una visione a 360°, la società spegne le quaranta candeline, dimostrando di aver saputo portare avanti una strategia innovativa di crescita, pur mantenendo il suo expertise. Basti pensare alla recente creazione dell’area chiamata Futuro: “È nata due anni fa e aiuta tutto il team dei portfolio manager a guardare all’innovazione e all’evoluzione tecnologica”, afferma Francesco Germini, direttore generale di Euromobiliare AM SGR. “Stiamo lavorando sull’intelligenza artificiale, sulla blockchain e sulla tokenizzazione. Quarant’anni fa tutto questo era impensabile”.

Guardare al futuro, d’altronde, significa anche prendere coscienza delle proprie dimensioni, in un mercato che diventa sempre più grande e competitivo. “Come misurarsi coi colossi dell’asset management in termini tecnologici? Abbiamo deciso di allearci, creando degli accordi strategici di wealth management che ci permettono di accedere a tutto ciò che una grande casa d’investimento sta facendo in termini di ricerca e sviluppo”, spiega Germini.

Accordi internazionali

Sono collaborazioni di lungo periodo che toccano aspetti come il marketing e la comunicazione, l’innovazione e la formazione. Lo scorso maggio è stato siglato il primo Stable Wealth Agreement con Franklin Templeton. Il focus iniziale ha visto la creazione di nuovi prodotti concentrati su asset class in cui la casa americana vanta una competenza di lungo periodo (in particolare mercati emergenti e Usa), oltre alla cooperazione reciproca legata a eventi e iniziative dedicate alle reti del gruppo.

A fine anno, poi, arriva il secondo partner, Pictet AM. Euromobiliare AM SGR lavorerà a stretto contatto con il gruppo elvetico su due tematiche chiave: la sostenibilità e i private asset. “In termini di sostenibilità il 28% delle nostre masse è già oggi articolo 8, cioè su 60 prodotti circa venti sono green. Continueremo ad avere un approccio equilibrato agli ESG. L'accordo con Pictet ci aiuterà a fare un ulteriore step evolutivo, concentrandosi non solo sui prodotti ma sul processo d’investimento sostenibile”, racconta Germini. Sul campo dei mercati privati, invece, il direttore generale sottolinea come con Pictet verrà sviluppato un percorso evolutivo grazie alla loro capacità di selezionare private asset, fornire soluzioni di qualità ai clienti e supportare le reti nella consulenza sui mercati privati.

Asset allocation di qualità

Guardare al futuro non significa dimenticare il passato, anzi valorizzarlo. “Le nostre competenze core interne, in particolare su prodotti dedicati al mercato europeo, italiano e alla gamma dei flessibili, e la nostra abilità di fare asset allocation restano il cuore pulsante della SGR. Il 2023 è stato un anno complesso per i mercati finanziari soprattutto per le tensioni geopolitiche e per il perdurare di una politica monetaria restrittiva. Un anno difficile in cui non sono mancate le opportunità da cogliere, grazie alla competenza del nostro team di gestione guidato dal vice direttore generale e direttore investimenti Andrea Dolsa”, dice soddisfatto il direttore generale. Non è un caso quindi che ben cinque strategie abbiano ottenuto ottimi risultati, nelle classifiche annuali stilate dal team di Analisi di FundsPeople in merito ai migliori fondi domiciliati in Italia. “Fare gestione attiva è fondamentale: vuol dire prendersi dei rischi e fare le scelte giuste. E dare qualità in termini di performance. Questo è il vero vantaggio competitivo per il nostro futuro”, conclude Francesco Germini.

Tratto dalla rivista FundsPeople di marzo n. 82