Giubergia (Ersel): "L'Italia? Mi preoccupa più da cittadino che da operatore"

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I rischi di mercato preoccupano la BCE. Secondo l’ultimo report della Banca centrale sulla stabilità finanziaria sono quattro i pericoli: la possibilità di un aumento disordinato dei premi al rischio globali, la redditività delle banche, la liquidità dei fondi d’investimento e non ultimo la sostenibilità del debito, a cominciare da quello italiano, sui cui pesa lo scontro sulla manovra tra Roma e Bruxelles. “Siamo senza dubbio in un periodo di grandi turbolenze, su diversi fronti”, spiega Guido Giubergia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Ersel. “L’economia globale è passata dalla fase di crescita sincronizzata del 2017 a una maggior divergenza tra le aree economiche nel 2018, obbligando gli investitori a un controllo più stringente sui portafogli. I timori per la fine del ciclo economico americano, le incognite poste da Trump nelle relazioni commerciali, i complessi equilibri in seno alla UE, i Paesi in via di sviluppo che risentono del rallentamento del ciclo internazionale sono solo alcuni degli elementi che hanno caratterizzato l’anno in corso. Difficile a breve termine capire come evolveranno le cose”, dice il manager.

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