È quanto emerge dall’ultimo report di EFAMA sui principali trend dell’industria del risparmio gestito europeo del secondo trimestre 2019.
L’European Fund and Asset Management Association (EFAMA) ha pubblicato l’ultimo “Quarterly Statistical Release”, il report che descrive i principali trend dell’industria del risparmio gestito europeo con riferimento al secondo trimestre 2019, tenendo conto degli indicatori chiave per ciascun Paese.
Il secondo trimestre 2019 è stato caratterizzato da due sviluppi importanti: il continuo rally delle vendite di fondi obbligazionari e i persistenti deflussi di capitale dai fondi azionari. Bernard Delbecque, senior director for Economics and Research ha così commentato: “ Una crescita più lenta e una riduzione del rischio inflazionistico hanno confermato lo status dei titoli di stato a lungo termine come porti sicuri per gli investitori nel secondo trimestre del 2019. Allo stesso tempo, la guerra commerciale USA-Cina, le tensioni geopolitiche e l'incertezza sulla Brexit hanno provocato preoccupazioni per la crescita globale e volatilità del mercato azionario, che ha portato ad un aumento dell'avversione al rischio degli investitori e a un calo della domanda di fondi azionari”.
Fonte: EFAMA.
Inoltre emerge che:
- Le attività nette totali di fondi UCITS e FIA sono aumentate dell'1,7%, raggiungendo un nuovo massimo storico (16.540 miliardi di euro), in particolare le attività nette di fondi UCITS si sono incrementate del 1,4%, raggiungendo i 10.144 miliardi di euro, mentre quelle dei fondi FIA del 2,2%, arrivando a 6.396 miliardi di euro.
- Si sono registrate vendite nette di fondi UCITS e FIA per un totale di 89 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 79 miliardi del 1° trimestre 2019. In particolare le vendite nette dei fondi UCITS ammontano a 41 miliardi di euro, contro i deflussi di 51 miliardi del 1° trimestre 2019. Sono 21 i Paesi che hanno rilevato vendite nette positive. Mentre le vendite nette di fondi alternativi sono state pari a 48 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 28 miliardi di euro del primo trimestre 2019. Gli afflussi si sono registrati in 17 Paesi.