Gli investitori europei continuano a preferire i fondi obbligazionari

vincent-nicolas-fOxhlF8SCt4-unsplash
unsplash

L’European Fund and Asset Management Association (EFAMA) ha pubblicato l’ultimo “Quarterly Statistical Release”, il report che descrive i principali trend dell’industria del risparmio gestito europeo con riferimento al secondo trimestre 2019, tenendo conto degli indicatori chiave per ciascun Paese.

Il secondo trimestre 2019 è stato caratterizzato da due sviluppi importanti: il continuo rally delle vendite di fondi obbligazionari e i persistenti deflussi di capitale dai fondi azionari. Bernard Delbecque, senior director for Economics and Research ha così commentato: “ Una crescita più lenta e una riduzione del rischio inflazionistico hanno confermato lo status dei titoli di stato a lungo termine come porti sicuri per gli investitori nel secondo trimestre del 2019. Allo stesso tempo, la guerra commerciale USA-Cina, le tensioni geopolitiche e l'incertezza sulla Brexit hanno provocato preoccupazioni per la crescita globale e volatilità del mercato azionario, che ha portato ad un aumento dell'avversione al rischio degli investitori e a un calo della domanda di fondi azionari”.

Captura_de_pantalla_2019-09-06_a_las_17Captura_de_pantalla_2019-09-06_a_las_17

Fonte: EFAMA.

Inoltre emerge che:

  • Le attività nette totali di fondi UCITS e FIA sono aumentate dell'1,7%, raggiungendo un nuovo massimo storico (16.540 miliardi di euro), in particolare le attività nette di fondi UCITS si sono incrementate del 1,4%, raggiungendo i 10.144 miliardi di euro, mentre quelle dei fondi FIA del 2,2%, arrivando a 6.396 miliardi di euro.
  • Si sono registrate vendite nette di fondi UCITS e FIA per un totale di 89 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 79 miliardi del 1° trimestre 2019. In particolare le vendite nette dei fondi UCITS ammontano a 41 miliardi di euro, contro i deflussi di 51 miliardi del 1° trimestre 2019. Sono 21 i Paesi che hanno rilevato vendite nette positive. Mentre le vendite nette di fondi alternativi sono state pari a 48 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 28 miliardi di euro del primo trimestre 2019. Gli afflussi si sono registrati in 17 Paesi.