Grand Paris: progetto e investimento

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Alexander Kagan, Unsplash

Tratto dalla rivista numero 29 Funds People - sezione Alternativi.

Mentre Londra è alle prese con il futuro del Regno Unito e, di conseguenza, con quello dell’intera Unione Europea, nelle altre città si guarda al futuro. E lo si fa in grande stile. Stiamo parlando di Parigi e del suo ambizioso piano infrastrutturale, il Grand Paris, che prevede un investimento nella rete dei trasporti di oltre 35 miliardi di euro, finalizzato a far fronte a una complessa ristrutturazione urbanistica e infrastrutturale della regione parigina. 

Questo progetto di riassetto del territorio su scala metropolitana è inteso a migliorare le condizioni di vita degli abitanti della regione dell’Île-de-France e prevede l’ampliamento e la modernizzazione di varie delle attuali linee di metropolitane, ferrovie extraurbane e metropolitane leggere, oltre al recupero e alla creazione di diverse stazioni ferroviarie, per unire punti nevralgici come i tre aeroporti e le stazioni dei treni ad alta velocità. Un progetto che, cercando di estendere i confini di Parigi mediante il potenziamento delle comunicazioni al di fuori del suo territorio, promuove lo sviluppo economico delle città periferiche e la minimizzazione delle disparità territoriali. 

Grand Paris mira inoltre ad ampliare il parco immobiliare di una regione che ha un estremo bisogno di costruire nuove abitazioni e di ristrutturare molti edifici adibiti a uffici, dato che il progetto intende anche trasformare Parigi nel cuore finanziario della nuova Europa con 27 Stati membri che potrebbe beneficiare della fuga di talenti e risorse dalla City dovuta alla Brexit. Il piano, annunciato nel 2008 da Sarkozy, dovrebbe giungere al termine nel 2030, ragion per cui passerà di mano in mano a diversi presidenti. A partire dal 2020 dovrebbero comunque iniziare a essere operative le prime fasi del piano.

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Investire su Parigi

Il progetto comporta tutta una serie di opportunità per l’economia francese, da imprese edili, studi di architetti, produttori di attrezzature e società ferroviarie fino alle società operanti nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni, oltre a dare slancio nel lungo periodo alle regioni limitrofe alla capitale. Ma Grand Paris rappresenta anche un’opportunità di investimento dato l’attuale contesto in cui gli investitori sono alla costante ricerca di strumenti che rappresentino una fonte di decorrelazione e diversificazione reale nei propri portafogli. Il settore immobiliare desta interesse e la Francia, grazie a Grand Paris, offre un’opportunità, almeno secondo società di gestione francesi come Mirabaud AM e La Française AM.

Innanzitutto, si segnala il fondo Mirabaud Grand Paris, un veicolo di private equity immobiliare che mira a sfruttare la trasformazione della regione e che combina tre strategie per beneficiare del valore prodotto dai nuovi collegamenti via terra: sviluppo immobiliare di abitazioni di lusso, modernizzazione delle infrastrutture (edifici esistenti, magazzini, piccoli stabilimenti industriali e riqualificazione) e recupero del patrimonio urbano della regione. Le tre strategie presentano orizzonti temporali differenti (tra i due e i dieci anni) e una partecipazione variabile (dal 10 al 60%) di Mirabaud. L’obiettivo del fondo è gestire un patrimonio di 500 milioni di euro per un periodo di investimento di cinque anni (dalla data del closing) con un TIR minimo del 6% (anche se l’obiettivo dei gestori è superare il 10%), investendo in una trentina di progetti di una ventina di società immobiliari.

Secondo la società di gestione, il fondo Mirabaud Grand Paris favorirà la realizzazione di nuove abitazioni, inciderà sulla costruzione di nuovi alloggi popolari e contribuirà alla creazione di nuovi posti di lavoro in Francia. Il tutto nel rispetto dei criteri ESG. Il team lavorerà a stretto contatto con le società immobiliari, le altre società di gestione patrimoniale e i fondi di private equity, sempre senza perdere di vista il contesto economico e l’andamento dei mercati a livello globale.

Grazie ai 19 miliardi di euro di patrimonio immobiliare in gestione, la Française AM è un’altra società di gestione che mira a sfruttare le opportunità di investimento immobiliare e sviluppo urbanistico offerte dal progetto di trasporto urbano Grand Paris Express. Negli ultimi anni, mediante La Française Global Real Estate Investment Managers e la relativa gamma di veicoli SCPI (acronimo francese per 'Società di investimento immobiliare civile'), la società di gestione ha sviluppato portafogli collegati al progetto Grand Paris. Il Gruppo ha strategicamente scelto di investire nei diversi centri in cui si articola la più ampia iniziativa di riconversione urbana e in prossimità degli hub che saranno serviti dalla rete Grand Paris Express. Rispetto alle acquisizioni completate nel 2018, l’88% ha riguardato gli spazi ad uso ufficio, il 5% i negozi al dettaglio e il 7% gli altri asset, incluse residenze (per anziani o turisti), attività o proprietà residenziali. Inoltre, La Française e Canada Pension Plan Investment Board (CPPIB) hanno concluso a inizio anno un accordo strategico per il lancio di un veicolo di investimento e sviluppo immobiliare, Société Foncière et Immobilière du Grand Paris, per investire in quello che potrebbe essere definito il progetto di riconversione urbana più importante d’Europa.