Guagni (Zest): “Tendenza al consolidamento nel mercato delle gestioni patrimoniali svizzere”

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Enrico Guagni, foto ceduta (Zest)

La Svizzera muove in direzione di una maggiore tutela del cliente nell’ambito dei servizi finanziari, e i soggetti operanti sul territorio affinano le risorse per fronteggiare il nuovo scenario normativo. Il tema è quanto mai attuale dopo l’entrata in vigore, il 1° gennaio 2020, della Legge sui servizi finanziari (LSerFi), il cui compito centrale è il rafforzamento della tutela dei clienti attraverso maggiori obblighi di informazione e documentazione, appunto, nella fornitura dei servizi. Una normativa che, come sottolinea Enrico Guagni, amministratore delegato di Zest SA, asset manager indipendente con sede a Lugano, “renderà significativamente meno profittevoli le piccole entità (fino a oggi non regolate da FINMA ma da organi di autocontrollo) che dovranno adeguarsi a regole di risk, compliance e struttura organizzativa di alto standing in relazione al lavoro svolto”.

Emerge dunque una tendenza al consolidamento nel mercato delle gestioni patrimoniali svizzere, e su questa linea Zest SA e LFG Holding SA, gruppo indipendente svizzero di gestione patrimoniale, hanno deciso di dare vita a un nuovo gruppo (di cui non è stato ancora comunicato il nome) specializzato in asset management al servizio della clientela privata e istituzionale. “La creazione del nuovo gruppo – afferma Guagni – permette a Zest e LFG di essere dei precursori di questo processo di consolidamento che necessariamente avrà luogo nei prossimi 18-24 mesi”.  

Scopo centrale resta quindi un miglioramento del servizio offerto alla clientela privata Svizzera o internazionale depositata nel Paese: “La creazione di un gruppo più grande è utile per avere maggiori risorse finanziarie per attrarre nuovi gestori con strategie ad alto valore per i potenziali investitori”, afferma l’AD che richiama l’obiettivo di “continuare a investire nei migliori gestori di fondi o strategie di investimento innovative da proporre a clientela istituzionale e retail europea”. 

Le società mantengono per il momento la propria autonomia giuridica e gestionale, con Guagni che si conferma nel ruolo di CEO di Zest SA e Massimo Borghesi in quello di CEO di LFG Holding SA. A seguito dell’operazione, il nuovo gruppo raggiungerà i 2,5 miliardi di franchi svizzeri di masse gestite, con circa 700 clienti e con oltre 50 dipendenti.

Focus sui fondi

I fondi a marchio Zest manterranno la propria denominazione e continueranno a essere commercializzati dagli attuali distributori in Italia e in Europa. “Il nuovo gruppo – prosegue Guagni - permetterà di avere un’addizionale forza economica e credibilità per attrarre gestori di fondi talentuosi aventi strategie fortemente tematiche e caratterizzanti, percorso già intrapreso dalla SICAV Zest negli ultimi anni”. Il richiamo va alla SICAV lussemburghese “che ha il Gruppo Pictet come controparte principale (nei ruoli di management company, amministratore del fondo e banca depositaria), la quale ha delegato la gestione a Zest SA, autorizzata da Finma alle gestioni collettive”. La gestione di fondi della Sicav Zest Ucits Sicav, ricorda Guagni, rimane una delle due attività core del gruppo (l’altra sono le gestioni patrimoniali in Svizzera). “Visti i buoni risultati ottenuti a oggi, i fondi continueranno a essere gestiti dagli stessi gestori, con le stesse strategie e gli stessi distributori, con l’obiettivo di proseguire nella crescita già intrapresa negli ultimi anni”.

Sull’Italia il gruppo intende “concentrare le nuove energie sull’identificazione, la strutturazione e la gestione di strategie alternative e prodotti tematici di nicchia (sia Ucits che non)”. A questo proposito quindi, “continueremo a lavorare per ampliare la nostra offerta e soddisfare la crescente richiesta di soluzioni di investimento alternative, anche su asset meno liquidi (private equity e real estate in primis) rispetto agli ‘alternativi UCITS’ che sono e rimarranno le nostre strategie flagship”, conclude Guagni.