Guida per comprendere l'impatto della riforma europea dei fondi monetari

46756802262_61d4f630eb_z
GotCredit, Flickr, creative commons

L'anno è iniziato con importanti modifiche per i fondi monetari. Dal 21 gennaio 2019 il settore ha dovuto adattarsi alle novità contemplate nella riforma europea dei fondi monetari (MMFR). Il nuovo regolamento europeo si applica a tutti i soggetti monetari stabiliti, gestiti o commercializzati nell'Unione Europea. Cioè, si ripercuote su una nicchia con oltre 1,2 trilioni di euro in gestione alla fine del 2018.

Il nuovo regolamento è stato progettato con l'obiettivo di:

i) Rafforzare il settore fornendo agli investitori un livello aggiuntivo di protezione e una maggiore trasparenza.

ii) Armonizzare i requisiti e le pratiche prudenziali relativi alla gestione di questi veicoli in tutta l'UE.

Data la sua rilevanza, esaminiamo con l'aiuto di BNP Paribas Asset Management i punti chiave della riforma. "Crediamo che la maggioranza degli investitori non avrà alcun problema con il passaggio al nuovo contesto normativo, si è discusso per mesi con i gestori riguardo questo tema. In effetti, molti stanno già analizzando quale sarà il tipo di fondo monetario compliant con il nuovo regolamento per i limiti e gli obiettivi imposti, e hanno iniziato ad adattare le loro politiche di investimento per renderle più flessibili", rassicura il team specialista del mercato monetario di BNP Paribas AM.

A seguito di questi cambiamenti normativi, gli investitori hanno la possibilità di cogliere l'opportunità di prendere in considerazione nuove soluzioni disponibili. "Per esempio, può essere una buona idea segmentare il denaro in modo più efficiente con differenti usi (dalla cassa operativa a quella strategica), in un contesto in cui i fondi del mercato monetario più conservatori saranno soggetti a maggiori restrizioni sulla liquidità, dato che il nuovo regolamento introduce soglie di liquidità obbligatorie che variano a seconda del tipo di fondo", affermano gli esperti.

Storicamente, gli investitori hanno sempre preferito investire in fondi monetari comuni che offrano azioni di capitalizzazione. Pertanto, è probabile che optino per gli investimenti in prodotti con un valore patrimoniale netto variabile (VLV), a breve termine o standard.

Si prevede che l’offerta di fondi monetari non cambierà, "continueranno a svolgere un ruolo importante per chi investe nel cash e alla ricerca di un prodotto che combini sicurezza, liquidità e diversificazione", concludono da BNP Paribas AM.

Ecco le principali linee di investimento applicabili ai diversi tipi di fondi:

Captura_de_pantalla_2019-02-07_a_las_11

Captura_de_pantalla_2019-02-07_a_las_11

Fonte: Unione Europea, BNP Paribas AM.