Se ne parla da settimane: ma è davvero possibile utilizzare l'helicopter money? E in cosa consiste? A spiegarlo Monica Defend di Pioneer Investments e il prof. Mario Noera per Anima SGR.
Dopo anni di crisi irrisolta, da qualche settimana non si fa altro che discuterne: non resta che l'helicopter money. "Un'idea pazza o disperata" dice Mario Noera, docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso l'Università Bocconi, in un commento a cura di Anima SGR. Finora l'espressione è parsa più una provocazione lanciata nella mischia che non un'effettiva proposta. Eppure l'idea potrebbe non essere tanto bislacca e per una semplice ragione: le misure messe in atto dalla BCE non funzionano.
Come spiega Noera però l'helicopter money non è certo un'idea recente: a teorizzarla, già nel 1969, fu il premio nobel Milton Friedman, padre del moderno monetarismo. "Secondo i meccanismi tradizionali la BCE agisce indirettamente sull'economia. Le vere controparti sul mercato sono le banche, dipende da queste l'erogazione dei crediti. Se le banche mantengono la liquidità inoperosa, le misure di espansione delle Banca centrale non funzionano". Insomma, la crisi delle banche sta bloccando la cinghia di trasmissione ovvero la liquidità della BCE si ferma negli istituti finanziari e non si trasferisce a imprese e famiglie.
"Per Friedman l'esempio della moneta gettata dall'elicottero è un modo per dire che la politica monetaria può esercitare effetti sull'economia non solo attraverso tassi d'interesse e banche, ma anche influenzando direttamente le decisioni di spesa delle famiglie e delle imprese". Come a dire, denaro diretto a cittadini e imprenditori dalla Banca centrale.
Oggi coi tassi a zero e misure che non sortiscono effetti, l'idea dunque torna alla ribalta. Ma è davvero possibile attuarla? Come spiega a Funds People Monica Defend, head of global asset allocation research di Pioneer Investments, “l’helicopter money è un interessante esercizio teorico ma di difficile implementazione in Eurozona. I motivi per cui è difficile implementare una soluzione di questo tipo sono diversi: in primo luogo l’helicopter money richiederebbe un mix di interventi a livello di politiche fiscali difficilmente implementabile visto la mancanza di una unione fiscale e il disaccordo sulla condivisione del rischio sovrano. In secondo luogo, poiché un intervento di questo tipo sarebbe una misura permanente, il raggiungimento e mantenimento di un obiettivo di inflazione diventerebbe più difficile e meno credibile: nessuno infatti sa per quanto a lungo dovrebbe durare la monetizzazione. Il terzo motivo per cui secondo noi è difficile che si possa concretizzare l’helicopter money è legato al fatto che un intervento di questo genere comprometterebbe ineluttabilmente l’indipendenza della banca centrale”.
L'helicopter money, insomma, è vietato dai trattati europei che vincolano al 3% l'espansione del deficit pubblico e impediscono i finanziamenti monetari direttamente dalla BCE. Eppure perfino Mario Draghi l'ha definita "un’idea molto interessante", anche se ha aggiunto che non ha ancora iniziato a studiare una sua possibile applicazione. "Forse era un modo per mandare un messaggio in codice", conclude l'economista Mario Noera, "In Europa quello che va cambiato sono le politiche fiscali, non quelle monetarie".