“Restiamo sovrappeso sui bond, soprattuto periferici, e sull’equity Europa. Parla Jeremy Lawson, chief economist di Standard Life Investment.
“È evidente che l’aumento dell’incertezza a livello politico e di politica monetaria può essere negativo per la crescita, dato che famiglie e imprese rimandano l’acquisto di beni durevoli fino a che l’outlook non si farà più chiaro”. Commenta così il momento attuale Jeremy Lawson, capo economista di Standard Life Investments. E continua: “inoltre gli esportatori europei devono affrontare il rallentamento dell’attività in quei mercati emergenti che, negli ultimi dieci anni, sono stati importanti fattori di crescita del commercio e degli utili”.
Il rischio di coda che l’economia dell’Eurozona si trova ad affrontare è di conseguenza aumentato. Spiega ancora, portando avanti una visione positiva: “tuttavia, restiamo fiduciosi che la ripresa dell’Eurozona sia sulla buona strada”. Nonostante l’aumento della volatilità dei mercati finanziari, l’indicatore del sentiment economico della Commissione europea in settembre è migliorato. Questo, insieme al continuo miglioramento della domanda di credito e dell’offerta, sta puntando a una crescita superiore al tasso tendenziale nel secondo semestre dell'anno. La BCE è inoltre attiva verso i rischi derivanti dal contesto esterno: ha dichiarato che allenterà la politica monetaria se le condizioni finanziarie dovessero irrigidirsi e se sarà obbligata a ridurre ulteriormente le attese sull’inflazione".
“Questa posizione dovish dovrebbe sostenere la fiducia sull’economia. Nel frattempo, benché l’impennata del numero di rifugiati in cerca di asilo stia alimentando le frizioni politiche all’interno dell’Eurozona, non dovremmo dimenticare che l’incremento dell’immigrazione allargherà il bacino di possibili lavoratori in Europa e dovrebbe quindi favorire la crescita economica”, aggiunge. E, quanto all’asset alllocation, conclude: “in questo ambiente rimaniamo sovrappeso sia sui bond sia sull’azionario Europa. Le obbligazioni dovrebbero continuare a essere favorite dalla politica accomodante della BCE, dall’outlook di breve termine su un’inflazione attenuata, e dalla prospettiva di ulteriori stimoli. Siamo positivi sui bond periferici, specialmente in questo scenario, anche se stiamo seguendo con attenzione gli sviluppi politici in Spagna. Una performance azionaria positiva d’altro canto, dovrebbe essere sostenuta da una solida crescita economica in un contesto caratterizzato da valuta a valori bassi, spazio per ulteriore margine di espansione, benefici della leva operativa, possibilità di nuove misure di stimolo”.