I dati della settimana sui mercati privati e l'andamento contrastato dei rendimenti

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La cifra è di 14mila. Questo è il numero di fondi e fondi di fondi che MSCI ha considerato per la sua analisi della performance del mercato privato alla fine del 2024. Questo universo rappresenta un volume combinato di oltre 12mila miliardi di dollari, che copre strategie di private equity, credito, infrastrutture, risorse naturali e immobili. Si tratta di uno dei database più completi e rigorosi del settore, utilizzato da centinaia di investitori istituzionali per valutare i portafogli, confrontare i gestori e prendere decisioni di allocazione.

I risultati dell'ultimo rapporto Private Capital Benchmarks Summary Q4 2024 riflettono un andamento in chiaro scuro. Sebbene la maggior parte delle strategie abbia registrato rendimenti positivi in termini assoluti, esse hanno sottoperformato i loro equivalenti quotati. Nel caso del private equity, la differenza con l'MSCI ACWI IMI è stata di 11 punti percentuali. Il divario è stato significativo anche per i fondi infrastrutturali.

Tabella: redditività fino al 4° trimestre 2024

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Buyout, forte nel lungo termine

Le strategie di buyout, con oltre 3.300 fondi nel campione, hanno chiuso il 2024 con un rendimento del 5,5%, in calo rispetto al 9,7% dell'anno precedente e con un netto calo nell'ultimo trimestre. Tuttavia, in un'ottica quinquennale, i fondi di buyout continuano a offrire i rendimenti cumulativi più forti all'interno dell'universo analizzato. La loro leadership, in un contesto di minore dispersione tra gli estremi di rendimento per asset class, ne rafforza il ruolo di colonna portante di molti portafogli istituzionali.

Venture capital: una tregua dopo la correzione

Il venture capital orientato alla crescita ha registrato un rendimento del 2,3% nel quarto trimestre, superando le strategie di buyout nello stesso periodo. Questo miglioramento fa seguito a diversi trimestri di aggiustamento delle valutazioni di fine periodo. Tuttavia, i livelli di distribuzione rimangono bassi e i mercati di uscita molto limitati, il che suggerisce che la ripresa di questo segmento è ancora agli inizi.

Il credito privato mantiene il suo slancio

Per il terzo anno consecutivo, le strategie di credito hanno superato quelle di private equity. Nel 2024, i rendimenti dei fondi di debito senior, mezzanino e distressed si sono attestati tra il 5% e il 9%, grazie agli elevati tassi di interesse che i fondi sono stati in grado di trasferire ai mutuatari. Sebbene l'adozione di nuovi veicoli si sia moderata, il volume della polvere secca nel credito privato è rimasto relativamente stabile, indicando la fiducia degli investitori.

Real asset: debolezza prolungata

Nel caso degli real asset, i fondi immobiliari sono rimasti sotto pressione, con diversi trimestri di rendimenti negativi. L'incertezza macroeconomica e le tensioni geopolitiche hanno pesato su questo segmento. Tuttavia, il rapporto osserva che, a fronte dei rischi tariffari, i fondi immobiliari e infrastrutturali potrebbero essere meglio posizionati rispetto ad altre strategie più esposte all'evoluzione delle catene globali del valore.

Dinamica dei flussi: segnali contrastanti

Un segnale positivo è che i flussi netti nei mercati privati si sono avvicinati al punto di pareggio nel 2024, dopo sei anni di distribuzioni ridotte. Ciononostante, i tassi di distribuzione rimangono ai minimi storici. Inoltre, il volume di dry powder (capitale impegnato ma non ancora investito) è sceso al 20,7% della capitalizzazione totale, il livello più basso degli ultimi dieci anni. Questo cambiamento potrebbe anticipare un maggiore dinamismo degli investimenti nei prossimi trimestri.

Metodologia

L'analisi si basa sui dati riportati esclusivamente dai partner limitati (LP), convalidati dal team di ricerca di MSCI. Sono inclusi solo i fondi chiusi di tipo drawdown, al netto delle commissioni, con serie complete di flussi di cassa e valutazioni dall'inizio. L'aggiornamento è trimestrale e copre oltre il 70% delle valutazioni riportate nel periodo. Tutti i dati sono in dollari USA, convertiti dai tassi a pronti giornalieri.