I dati Trackinsight confermano il trend degli ETF attivi a livello globale

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Il settore dei prodotti indicizzati si innova continuamente ma nel 2023 la tendenza più rilevante è sicuramente stata quella degli ETF a gestione attiva. Negli Stati Uniti come in Europa c'è un crescente interesse nell’unire l'abilità nella gestione del rischio con i diversi vantaggi offerti dai prodotti passivi, il cui patrimonio a livello globale ha superato gli 11mila miliardi di dollari.

Secondo i dati pubblicati da Trackinsight nella Global ETF Survey 2024, il mercato degli ETF ha infatti registrato un'espansione sostanziale nell'ultimo decennio, che nel 2014 era pari a soli 2,61 mila miliardi di dollari e che ha quindi registrato un tasso di crescita annuo di circa il 17,20%. Nel 2023 i flussi globali hanno raggiunto circa 837 miliardi di dollari, inferiori al record stabilito nel 2021, pari a circa 1,20 mila miliardi di dollari, ma superiori di 66 miliardi di dollari rispetto al 2022.

Il trend degli ETF attivi

Come anticipato, in questo contesto gli ETF a gestione attiva stanno guadagnando terreno, offrendo una nuova strada agli investitori che cercano alfa. Nei due mercati principali, Stati Uniti e Europa, il totale degli asset in gestione (AuM) è salito a 664 miliardi di dollari, segnando un aumento di oltre il 500% dal 2018. Questo segmento ha registrato un'impennata notevole in particolare in Nord America, conquistando una quota significativa del mercato nel 2023. In soli cinque anni la quota degli ETF attivi sul patrimonio totale degli ETF è passata dal 2,8% a 7,5%. L'interesse degli investitori per gli ETF azionari attivi è aumentato, con una quota di afflussi che è passata dal 3% nel 2018 al 26% nel 2023.

Europa in rincorsa

In Europa la crescita degli ETF attivi è stata più modesta: i dati Trackinsight parlano di un patrimonio gestito che raggiungerà i 32 miliardi di dollari nel 2023, dai 10 miliardi di dollari del 2018. Questa differenza si deve in parte alla preferenza per le strategie passive a basso costo, ma anche a un contesto normativo complesso che ostacola i nuovi lanci. La frammentazione del mercato tra le varie lingue e culture di investimento mette ulteriormente a dura prova la scalabilità degli ETF attivi, si legge nel report. Nonostante le sfide, il settore degli ETF attivi in Europa è pronto a crescere, grazie all'innovazione, all'evoluzione normativa e alla maggiore educazione degli investitori, oltre che al forte impegno degli emittenti.

Tra gli emittenti in primo piano nel campo di questi prodotti, spicca J.P.Morgan, la cui gamma di fondi attivi ha attirato flussi per oltre 5,6 miliardi di dollari nel 2023. Altri concorrenti di rilievo nella regione sono PIMCO e Fidelity, con AuM attivi in ETF rispettivamente di 5,2 e 3,7 miliardi di dollari, secondo i dati citati nel report. Un altro operatore che mira ad affermarsi sul mercato europeo è ARK Invest, che ha di recente ampliato la sua presenza in Europa e nel Regno Unito acquisendo Rize ETF Limited. Axa IM, infine, ha di recente confermato il suo interesse nello sviluppo degli ETF attivi all'interno del segmento dei prodotti indicizzati.