I dieci punti su cui si impegna Amundi nel suo piano ESG fino al 2025

sostenibilita__esg
Joshua Lanzarini, Unsplash

Un nuovo piano di azione ESG per Amundi da qui al 2025. La società stabilisce obiettivi sia per le soluzioni di risparmio e di investimento per la clientela sia per la politica di coinvolgimento (come ad esempio l'engagement) di Amundi nei confronti delle aziende. Gli obiettivi ESG saranno inclusi nella remunerazione dei suoi alti dirigenti. La società presenterà la propria strategia sul clima anche agli azionisti.

Il piano fa parte del Progetto Società del Gruppo Crédit Agricole, articolato attorno a tre priorità: il clima, la coesione sociale e le transizioni agricola e agroalimentare.

Gli impegni della società sono riassumibili in dieci punti:

  1. introdurre un nuovo rating di transizione ecologica che valuti l’impegno delle aziende per decarbonizzare i loro processi operativi e lo sviluppo di attività sostenibili, da applicare a 400 miliardi di euro di fondi aperti a gestione attiva. Per incoraggiare le imprese a realizzare questa trasformazione, i portafogli punteranno ad avere un profilo di transizione ecologica migliore del loro universo di investimento. Di conseguenza, i portafogli sovrappeseranno le aziende che si sono maggiormente impegnate nella transizione energetica;

2. offrire fondi aperti in tutte le asset class con un obiettivo di investimento Net Zero 2050;

3. raggiungere 20 miliardi di euro di patrimonio in fondi ad impatto che investiranno in imprese che ricercano performance positive a livello ambientale e sociale. L'impatto sarà misurato e comunicato su base annuale;

4. garantire che il 40% della propria gamma di fondi passivi sia costituito da fondi ESG;

5. sviluppare Alto Sustainability, una soluzione tecnologica di analisi concepita per supportare gli investitori nel prendere decisioni valutando l'impatto sociale e ambientale del loro portafoglio;

6. collaborare con ulteriori 1000 aziende per definire strategie credibili per ridurre le emissioni di gas serra, per votare alle assemblee societarie annuali e per collegare a queste strategie i pacchetti retributivi del management;

7. a partire dal 2022 escludere dai portafogli le aziende che generano oltre il 30% della loro attività dalla produzione di petrolio e gas non convenzionali;

8. tener conto del grado di raggiungimento di questi obiettivi ESG (peso del 20% sul totale dei criteri) nel calcolo dei KPI relativi al raggiungimento degli obiettivi da parte dei 200 dirigenti più alti in grado. Saranno inoltre stabiliti obiettivi ESG per tutti i gestori di portafoglio e i commerciali;

9. ridurre le proprie emissioni dirette di gas serra di circa il 30% (rispetto al 2018) per dipendente nel 2025;

10. presentare la propria strategia climatica agli azionisti in occasione della prossima assemblea societaria annuale nel 2022.

"Agire nel miglior interesse dei nostri clienti e della società è da sempre nel DNA di Amundi. Il piano d'azione che abbiamo sviluppato nel 2018 si basava sul principio secondo cui il compito di un asset manager non è solo investire nel mondo com'è, ma anche nel mondo come dovrebbe essere, con due temi principali: il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali. Grazie all’impegno dei nostri team, a quello dei nostri partner e soprattutto alla fiducia dei nostri clienti e azionisti, abbiamo realizzato questo piano con successo e siamo diventati un operatore di riferimento negli investimenti responsabili. Oggi ci impegniamo a spingerci ancora oltre per contribuire ad accelerare la trasformazione della nostra società e dei suoi operatori economici. Il nostro nuovo "Piano ESG 2025" è ancora più impegnativo e punta ad allineare tutti i nostri stakeholder: investitori, imprese, dipendenti e azionisti. L'accelerazione dei nostri impegni ESG sarà la principale leva di crescita di Amundi in tutto il mondo" commenta Valérie Baudson, chief executive officer di Amundi.