I fund selector non possono più rinunciare alle analisi ESG

Montage
FundsPeople

Integrare i criteri ESG nei processi d’investimento vuole dire andar ben oltre la mera valutazione dei rendimenti e dei rischi finanziari. Se un tempo tali analisi potevano considerarsi semplicemente accessorie, ora le cose sono ben diverse. Gestori e fund selector ne hanno davvero capito l’importanza e non possono più farne a meno. Ma come si stanno approcciando al mondo degli investimenti socialmente responsabili? Ne abbiamo parlato in occasione dell’ultima round table virtuale organizzata da FundsPeople.

Secondo Peter Michaelis, head of Sustainable Investing di Liontrust AM gli investimenti SRI sono guidati dalla ricerca di un forte cambiamento strutturale nell’economia e nella società, cioè di quei business in grado rendere il mondo più sano, più pulito e più efficiente. “Cerchiamo quindi le società che rispondono a queste tre esigenze, che si distinguono dai loro competitors perché producono servizi o prodotti di cui la società può beneficiare e mostrano una forte crescita futura ancora sottovalutata dal mercato”, commenta l’esperto. Solo così si avrà la possibilità di generare extra-rendimenti, soprattutto in un contesto di mercato in cui questo è diventato sempre più complicato.

Banca Generali ha da tempo posto la sostenibilità al centro del proprio piano strategico ed nella sua mission aziendale. “L’integrazione ESG aggiunge valore da un punto di vista finanziario ai portafogli, in particolare per quanto concerne la gestione del rischio, come dimostrato ormai da diverse ricerche che affrontano la tematica” ha commentato Andrea Florio, head of Market Intelligence della Banca. La società ha infatti sviluppato una piattaforma di fondi sostenibili, che oggi conta circa 200 prodotti, sfruttando logiche basate su un approccio integrato a 360° e la partnership con un advisor indipendente e con focus esclusivo su investimenti sostenibili come MainStreet Partners. “A tutti i fondi inclusi nella piattaforma viene attribuito un rating di sostenibilità volto a misurare la qualità della selezione. Inoltre, la Banca offre soluzioni dedicate per supportare al meglio i propri clienti nella sostenibilità, come portafogli dedicati ed altri strumenti altamente personalizzabili”, aggiunge il fund buyer.

Linda Benedetta Andreoletti, portfolio manager di Pramerica SGR, spiega che negli ultimi anni sono stati intensificati tutti gli sforzi legati al mondo ESG non solo nella gestione degli investimenti ma in ogni aspetto della vita lavorativa. “L’integrazione dei fattori ESG consente di avere una visione più approfondita dei rischi, delle opportunità e delle alternative di investimento per i nostri portafogli. I nostri gestori, infatti, hanno a disposizione uno spettro più ampio di dati che possono essere sfruttati al meglio nell'analisi e nella costruzione dei portafogli, nell’interesse dei nostri clienti”, afferma. “Allo stesso modo siamo consapevoli che ognuno di noi possa dare il proprio contributo per un mondo più sostenibile, sia in termini di impatto ambientale che di impegno sociale”, conclude.

La vera rivoluzione sta nel fatto che l’applicazione dei criteri ESG venga ormai inglobata nelle valutazioni di portfolio construction. “Il nostro approccio agli investimenti SRI comincia con la definizione delle strategie ESG e l’individuazione dei prodotti idonei ai fini dell’asset allocation”, dichiara Michele Inzeo, head of Mutual Funds di Deutsche Bank, “per poi andare più nello specifico con la ricerca di singoli investimenti, come per esempio green bond o soluzioni innovative all’interno del mondo ESG”. La crescita dell’importanza degli investimenti ESG è dimostrata dai numeri, e dal target molto ambizioso che Deutsche Bank ha annunciato. Per esempio, per il 2025 circa il 40% degli asset gestiti in fondi dalla banca tedesca in Italia sarà costituito da  prodotti ESG.

Oltre alle performance c’è di più

Non è più solo una questione di performance e volatilità. “Stiamo affrontando un importante cambiamento strutturale, investire in maniera sostenibile è diventata una missione, gli investimenti devono produrre anche un impatto positivo per la società”, afferma Mariachiara Mauri, fund selector di Fideuram Investimenti SGR. “La sostenibilità non è e non può più essere limitata ad alcune soluzioni d’investimento ad hoc; stiamo assistendo ad una vera e propria transizione verso strumenti ESG anche all’interno di gestioni patrimoniali tradizionali, dove soluzioni sostenibili vengono preferite anche per asset class core quali ad esempio l’azionario globale ed in particolare europeo, dove l’offerta mostra consistenza e credibilità sia in termini di sostenibilità che di risultati”, continua l’esperta. La risposta della società del gruppo Intesa Sanpaolo è stata concreta attraverso la creazione di un’unità dedicata all’integrazione dei criteri ESG in tutti i processi di investimento e mediante la programmazione per il prossimo autunno della firma del PRI agreement.

“Prima di avere le conferme dalle performance eravamo tutti restii ad investire in fondi il cui l’elemento caratterizzante era solo la strategia ESG”, commenta Christophe Jaubert, Chief Investment Officer & head of Research Multi-management di Mediolanum International Funds. La pandemia di Covid-19 ha sicuramente incrementato l’attenzione verso problematiche sociali e relative al cambiamento climatico. “Noi abbiamo l’obbligo di garantire la qualità delle performance ai clienti, ma anche dare il nostro contributo a cambiare il mondo in meglio. Per farlo non possiamo limitarci ad un approccio fondato sull’esclusione, disinvestendo da fondi o titoli che non hanno i migliori rating ESG, ma è necessaria una forte integrazione di questi fattori in tutte le gestioni e analisi e spingere i manager di aziende e dei fondi verso programmi di cambiamento per ottenere obiettivi di sostenibilità ”, aggiunge il manager della società irlandese. Inoltre Mediolanum cerca di migliorare sempre di più le sue analisi e l’integrazione dei criteri ESG nel proprio processo di investimento beneficiando dalla stretta collaborazione con  gestori terzi specializzati.