I gestori di domani, tra sfide e formazione

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immagine ceduta

Un mercato del lavoro difficile con percorsi di carriera lunghi e lenti. Salari di partenza più che dimezzati rispetto a dieci anni fa. Inoltre, la formazione aziendale è sparuta e spesso non all’altezza con gli standard internazionali. L’affacciarsi all’estero è una strada che molti cercano di percorrere, ma non è sempre semplice. A questo si aggiunge un’industria in profonda trasformazione con nuovi prodotti e un impiego sempre più spinto della tecnologia. Infine, permane una errata percezione di chi è l’investitore, ancora troppo legata agli eroi negativi e lontana dall’oggettività, indipendenza, lealtà e eticità che contraddistingono i molti professionisti che ogni giorno offrono un vero servizio ai loro clienti. Questo è il quadro, non molto incoraggiante a dire il vero, che descrive Giancarlo Sandrin, CFA – presidente CFA Society Italy quando gli abbiamo chiesto quali saranno le prospettive e le sfide per i giovani che stanno per entrare nel mondo della finanza. Ma non lasciate ogni speranza voi che entrate! "C’è ancora tanto da fare, ed è per questo che la missione di CFA Society Italy è importante per il nostro Paese". E continua: "Le università italiane formano bene ai concetti finanziari e continuano ad aggiornare la didattica, tuttavia, in particolare in finanza le nozioni devono essere accompagnate da una esperienza pratica. Ecco che la formazione diventa un passaggio importante per costruire su quanto si è imparato all’università e accelerare l’ingresso e la carriera dei neolaureati nel mondo del lavoro. Questa è la nostra missione".

L'obiettivo di iniziative come la CFA Society Italy Fund Management Challenge, è di formare squadre di studenti della laurea magistrale ad investire in modo etico e professionale attraverso una gara che simula il contesto lavorativo tipico delle società di gestione. "Si tratta di un mini-stage in ambiente protetto dove gli studenti possono sperimentare ed imparare senza danneggiare la loro carriera. L’unicità di questo progetto è rappresentata dalla generosità dei professionisti finanziari nostri soci e dalla architettura e tecnologia utilizzata che permettono di spostare l’attenzione delle squadre dal guadagnare a tutti i costi (lo speculatore) all’imparare a investire (l’investitore)", spiega Andrea Dal Santo, CFA - Consigliere di CFA Society Italy e Coordinatore progetto Fund Management Challenge.  

Le motivazioni dei giovani di oggi ad entrare nel mondo della finanza
Perché studiare economia? Per la prof.sa Rosa Coccozza dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, "studiare economia facilita l’arte di trovare rimedi. Questa infatti non è fuori dal nostro controllo e il destino economico è proprio nelle nostre mani. Entrare nel mondo finanziario significa avere grandi responsabilità, ma allo stesso tempo anche soddisfazioni personali se si riesce a trovare la soluzione più intelligente per un investitore, un progetto o magari, se pensiamo in grande, risolvere problemi inerenti al sistema bancario attuale. Sebbene la finanza abbia un taglio quantitativo, è anche onnicomprensiva, poiché riconosce l’importanza dell’economia pura, passando poi per competenze manageriali, applicabili in modo diretto nella gestione di istituzioni finanziarie".

Il punto di vista dei giovani

Il mondo della finanza rappresenta una enorme fonte di stimoli per un giovane curioso e interessato a comprendere e interpretare le dinamiche globali. Lavorare nel mondo della finanza significa poter esprimere le proprie capacità in un settore dinamico, competitivo, di grande rilevanza sociale e che perciò richiede un robusto profilo tecnico ed etico, come sottolineato dagli standard di CFA Institute. Ma, soprattutto, ciò che più attrae di questo settore è che la finanza parli una lingua unica, in ogni parte del mondo, diventando perciò un’opportunità di scoperta e coesione con realtà altrimenti lontanissime. 

Fra i ragazzi del Team Cucurbeta (nella foto)– Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche, vincitore della sesta edizione CFASI Fund Management Challenge 2017 c’è eterogeneità di pensiero su quello che sarà il loro futuro lavorativo. "Le posizioni lavorative che più ci entusiasmano sono quelle nel settore del Risk Management, Asset Management, Corporate Finance e Assicurativo. Riteniamo che queste posizioni siano coerenti con le materie che hanno suscitato in noi maggiori interessi quali: Gestione e Controllo dei rischi, Finanza Matematica, Vigilanza e Controlli, Analisi di mercato e utilizzo di strumenti derivati per coperture lineari e dinamiche".